Venezia 70


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Trionfa l'Italia, Leone d'Oro a Rosi

Due premi al greco ‘Miss Violence’ gianfranco_rosi_296

di Sandro Calice

Era in fondo alla lista delle previsioni e piuttosto a sorpresa vince il Leone d’Oro per il miglior film della 70ma Mostra del cinema di Venezia “Sacro GRA” di Gianfranco Rosi, prima volta in assoluto per un documentario: l’ultimo italiano a vincere è stato Gianni Amelio nel 1998 con “Così ridevano”, mentre, come curiosità, esattamente 50 anni fa vinceva un altro Rosi, Francesco (nessuna parentela), con “Le mani sulla città”.

“Non mi aspettavo di vincere un premio così importante con un documentario – ha detto Rosi ritirando il premio – ringrazio Bertolucci e il direttore del Festival Alberto Barbera che ha avuto fiducia in questo film e ha rotto una breccia: finalmente il documentario si confronta con la finzione, il documentario è cinema. Il premio lo dedico a tutti i personaggi del film che mi hanno fatto entrare nelle loro vite per tre anni”.

“Mi sembra che il Leone d'Oro sia stato dato da tutti i giurati con grande entusiasmo al 'Sacro Gra' – ha rivelato il presidente della Giuria Bertolucci - non ricordo se è stata data l'unanimità al primo voto ma non ricordo nemmeno che qualcuno abbia proposto un altro film per il Leone d'Oro. Avevo detto fin dall'inizio che speravo di essere sorpreso dai film di questa mostra e dal Leone d'Oro e 'Sacro GRA' è senz'altro un film sorprendente, girato con grande stile. Si chiama 'Sacro GRA' e in effetti il modo di Rosi di avvicinare questi personaggi e questi spazi ha qualcosa di francescano. Mi sembra che ci sia una purezza che ricorda Francesco. Tutta la giuria ha sentito la forza poetica di questo film”.

Un trionfo per l’Italia, che porta a casa tre premi importanti: oltre al Leone di Rosi, la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile a Elena Cota, 82 anni, per “Via Castellana Bandiera”, film di esordio di Emma Dante, e il premio per la miglior regia nella sezione Orizzonti a Uberto Pasolini per “Still Life”.

Il Gran Premio della Giuria va a “Stray Dogs” di Tsai Ming-liang, il Leone d'argento per la migliore regia, invece, lo vince il greco Alexandros Avranas per “Miss Violence”, che porta a casa anche la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile a Themis Panou.

Il premio Mastroianni ad un giovane attore emergente lo vince Tye Sheridan (“The tree of life”, “Mud”), il 16enne protagonista con Nicolas Cage di “Joe” di David Gordon Green. Il premio per la migliore sceneggiatura va a Steve Coogan e Jeff Pope per il film “Philomena”. Il premio speciale della Giuria di Venezia 70, infine, va al tedesco “La moglie del poliziotto” di Philip Groening.

Gli altri premi. Il premio Orizzonti al migliore cortometraggio va a 'Kush' di SHubhashish Bhutiani, il premio speciale per il Contenuto innovativo va a a 'Mahi Va Gorbeh' (Fish & Cat) di Shahram Mokri, il premio speciale Orizzonti va a 'Ruin' di Michael Cody e Amiel Courtin-Wilson, il premio Orizzonti per il Miglior film va a 'Eastern Boys' di Robin Campillo. “White Shadow”, il film documentario sugli albini africani di Noaz Desh ha vinto il Leone del futuro - Premio Venezia Opera prima 'Luigi De Laurentiis'. L’European Film Awards 2013 – Efa, infine, va a “Houses with small windows” di Bulent Ozturk.

E’ stata una buona Mostra questa della 70ma edizione, senza capolavori assoluti ma anche senza cose inguardabili. Il programma complessivo, non solo quello dei film in competizione, ha sostanzialmente accontentato pubblico e critica. I temi anticipati dal direttore Barbera li abbiamo ritrovati tutti: un tempo presente in profonda crisi, economica, sociale, politica, senza grandi rassicurazioni sul futuro, con famiglie disastrate di bestiale violenza, il tutto raccontato anche con linguaggi diversi, dalla video arte al documentario a lavori di grande lentezza concettuale. E poi il passato, consolatorio, esaltante, i ricordi, a partire dalle pillole di cinegiornali dell’Istituto Luce sulle storiche prime edizioni della Mostra prima di ogni proiezione ufficiale, magistralmente montati e puntualmente accolti da appassionati applausi in sala.