In un’epoca segnata da disuguaglianze crescenti, vulnerabilità economiche e tensioni sociali sempre più diffuse, l’ASviS ha scelto di fare una riflessione sul ruolo strategico della sostenibilità sociale nella costruzione di un benessere più equo, inclusivo e resiliente, con un focus su temi di grande attualità come la riforma delle politiche del lavoro, l’istruzione di giovani e adulti, l’accessibilità dei servizi sanitari, l’uguaglianza di genere, la realizzazione di infrastrutture sostenibili capaci di migliorare la qualità della vita nei territori più vulnerabili.
Durante l’incontro svoltosi presso la Sala dei Baroni al Maschio Angioino dal titolo “Nessuno resti indietro. La sostenibilità sociale come fattore abilitante”, Asvis ha presentato i dati del Rapporto 2024 da cui si evince un quadro preoccupante per l’Italia: nel 2023, 5,7 milioni di persone vivono in condizioni di povertà assoluta, mentre il 22,8% della popolazione è a rischio di povertà o esclusione sociale. Le disuguaglianze patrimoniali restano profonde: nel 2022, il 5% delle famiglie più ricche deteneva il 46% della ricchezza netta complessiva, contro meno dell’8% posseduto dalla metà più povera della popolazione. Sul fronte dell’istruzione, il 10,5% dei giovani tra i 18 e i 24 anni ha abbandonato precocemente il sistema formativo, mentre solo il 30,6% dei 25-34enni ha completato un percorso di istruzione terziaria, ben lontano dall’obiettivo europeo del 45%.
Nella stessa occasione è stato pubblicato il Quaderno realizzato nell’ambito di GIFT - Giovani Impegno Futuro Territorio, “Percorsi di empowerment, mobilitazione e protagonismo giovanile per uno sviluppo sostenibile”. Il volume, rivolto in particolare ai docenti, offre un’analisi della condizione giovanile e delle sfide poste dalle disuguaglianze economiche, sociali e generazionali attraverso una selezione di articoli pubblicati da ASviS e Futura Network, una raccolta di buone pratiche e una serie di materiali da poter utilizzare sui banchi di scuola.