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GIOIA MIA

Regia Margherita Spampinato

 

Con Marco Fiore, Aurora Quattrocchi, Martina Ziami, Camille Dugay, Clara Salvo, Concetta Ingrassia

 

Italia, 2025 

 

 

Nico, ragazzino vivace, cresciuto in una famiglia laica, appassionato di videogiochi, dipendente dal cellulare e dai social, abituato ad una vita veloce e frenetica, piena di impegni e competizioni, è costretto a passare l’estate in Sicilia, ospite di un’anziana zia, abitudinaria, rigida, scorbutica e solitaria, signorina religiosissima che vive sola, in un antico palazzo pieno di leggende e superstizioni, senza wi-fi né elettrodomestici, completamente fuori dal tempo. La donna lo accoglie con fastidio, cerca di inserirlo con prepotenza nel suo mondo popolato da angeli e spiriti, dominato da un senso magico della religione. All’inizio il loro rapporto è burrascoso ma pian piano nasce un legame profondo di cui entrambi non sapevano di avere bisogno.

 

 

Opera di delicata sensibilità, attenta alle sfumature emotive, in cui il passaggio all’età adulta è raccontato con nostalgia e inquietudine, sospensione e curiosità. Lo scontro tra modernità e tradizione, ragione e religione, velocità e lentezza, è sostenuto da una regia sincera e misurata capace di muoversi con tatto tra le ferite della vita e la spensieratezza della gioventù, insinuarsi nella solitudine in cui sono immersi i personaggi per scoprirne paure archetipiche e leggerezza inconsapevole.

 

 

Premio Speciale della Giuria e Pardo per Aurora Quattrocchi a Locarno, nella sezione Cineasti del Presente.