Tre a zero a tavolino a favore dell'Italia, due partite a porte chiuse per la Serbia di cui una con la condizionale; e una partita da disputare a porte chiuse anche per l'Italia ma con la sospensione condizionale della pena. E' questa la decisione della Disciplinare Uefa dopo la sospensione a Genova di Italia-Serbia e le violenze degli ultrà di Belgrado.
La Disciplinare ha anche inflitto alla Federcalcio serba 120mila euro di multa e il divieto di acquisto di biglietti per i suoi tifosi per le trasferte all'estero. Multa anche all'Italia di 100mila euro.
La sospensione condizionale della pena di giocare una partita a porte chiuse vale sia per la Serbia sia per l'Italia due anni: diventerà cioè effettiva se nell'arco di questo periodo si ripeteranno episodi di violenza.
Ora l'Italia ha tre giorni di tempo per valutare se ricorrere contro la decisione e ulteriori sei per presentare le controdeduzioni.
La Federcalcio serba si è detta insoddisfatta del verdetto della Disciplinare Uefa.
''Noi non siamo soddisfatti del verdetto Uefa, soprattutto per ciò che riguarda la sconfitta per 3 a 0 inflittaci'', ha detto il presidente della Federcalcio Tomislav Karadzic citato dall'emittente B92.
''Il resto della sentenza ce lo aspettavamo'', ha aggiunto con riferimento ai due turni a porte chiuse ordinati per la Serbia, di cui uno con la sospensione condizionale, e alla multa di 120 mila euro.
Karadzic ha detto che quando arriverà la versione scritta del verdetto Uefa, la Federcalcio serba valutera' se presentare o meno ricorso.