Social Network


Stampa

Adolescenti e incoscienza da web

59% parla a sconosciuti, 9% va a incontri solo

Gli sconosciuti fanno poca paura agli adolescenti su Facebook, nonostante fatti di cronaca come quello che ha riguardato la 14enne di Trani mettano in guardia contro i malintenzionati. Lo confermano i dati dello studio 'Adolescenti e stili di vita' presentato recentemente dalla Società Italiana di Pediatria (Sip), secondo cui il 59% degli adolescenti 'parla' a sconosciuti sui social, e una buona percentuale di questi non considera pericoloso far seguire un incontro all''amicizia'.

L'indagine evidenzia, ad esempio, che per il 56% dei ragazzi intervistati dare l'amicizia su Facebook ad uno sconosciuto non è pericoloso, per il 35% non è pericoloso scambiarsi il numero di telefono e per il 26% non lo è neanche accettare un incontro. Il 59% dei ragazzi, inoltre, ha dichiarato di aver dato l'amicizia Facebook ad uno sconosciuto; il 22% di avergli detto la scuola che frequenta; il 29% di aver scambiato il numero di telefono; il 18% (22% delle femmine) di avergli inviato una propria foto; il 20% di aver accettato un incontro al quale è andato insieme ad amici e il 9% di aver accettato un incontro al quale è andato da solo. Anche il fenomeno dei falsi profili, come quello usato dalla ragazza, è segnalato in crescita, con la stessa Facebook che stima nel 4,8% gli account 'duplicati'.

Per quanto riguarda il 'sexting', la ricezione e l'invio di immagini e video sessuali via web o cellulare, secondo il Rapporto 2012 di Telefono Azzurro e Eurispes, in Italia almeno un adolescente su quattro ne ha ricevute e il 12,3% inviate.

A rendere difficilmente controllabili i comportamenti, sottolineano gli esperti, è il fatto che la maggior parte del tempo passato sul web ormai sia dovuta al traffico su smartphone. "Questa 'rivoluzione' - avverte la Sip - rende ancora più problematico il controllo da parte dei genitori, perchè si è svincolata la possibilità di connettersi in rete dalla permanenza fisica davanti ad un Pc". Che questa incoscienza sia una facile preda per i malintenzionati iniziano a testimoniarlo anche le cifre. Una ricerca della Polizia Postale su un campione di ragazzi delle scuole medie, ad esempio, ha stimato nel 20% la percentuale di adolescenti contattati da un potenziale molestatore.