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Napoli stop, Roma da sola al comando

Partenopei fermati in casa dal Sassuolo. Juve batte Chievo con grande fatica. Milan batticuore, pari 3-3 a Bologna rudy_garcia_296

di Nicola Iannello

Roma capolista solitaria e unica squadra a punteggio pieno. La quinta giornata della serie A concede la vetta ai giallorossi, vittoriosi in casa della Sampdoria e beneficiari dell’inatteso pareggio interno del Napoli con il Sassuolo, al primo punto dopo il disastroso rovescio casalingo con l’Inter. La Juventus vince in rimonta sul Chievo a Verona e aggancia i partenopei al secondo posto, in attesa del posticipo tra Inter e Fiorentina. Sale la Lazio grazie al successo interno col Catania. Pareggio in extremis di un Milan che sembrava spacciato e in crisi a Bologna. Prima vittoria del Parma (sull’Atalanta). Pari tra Torino e Verona e tra Livorno e Cagliari.

La Roma espugna il ‘Luigi Ferraris’ con un perentorio 2-0. Nel 4-4-2 di Delio Rossi (che ritrova Ljajic da avversario, dopo gli schiaffi ai tempi della Fiorentina), Mustafi al posto di Palombo a centrocampo, Gabbiadini e Sansone la coppia d’attacco. Il turn over di Garcia lascia in panchina Totti, Florenzi e Ljajic (il capitano e l’attaccante dell’under 21 impiegati nel finale), il trio d’attacco è Gervinho, Borriello e Marquinho. Primo tempo a ritmo blando. Maicon si ferma per un guaio muscolare, lo rileva Dodò al 35’. Nel secondo tempo, Garcia applaude ironicamente l’arbitro Calvarese e viene allontanato dal terreno di gioco su segnalazione del quarto uomo (55’). La vittoria giallorossa porta le firme di Benatia (65’) e di Gervinho. A tempo scaduto, Barillà rimedia il secondo cartellino giallo e la Samp finisce in dieci. Roma in testa a 15 punti, Sampdoria in difficoltà a soli 2 punti.

Al ‘San Paolo’ esce il risultato a sorpresa: 1-1. Il Sassuolo – ancora senza punti e sotto shock per i sette gol subiti dall’Inter domenica – imbriglia il Napoli, apparso affaticato e poco lucido. Benitez dà spazio a Cannavaro e Fernandez in difesa, turno di riposo per Behrami in mediana, Pandev, Hamsik e Mertens a supporto dell’unica punta Higuain. Non rinuncia al 4-3-3 Di Francesco, che in avanti si affida al tridente formato da Schelotto, Zaza e Berardi. Le cose sembrano mettersi per il verso giusto per i padroni di casa, in vantaggio con una gran botta di Dzemaili dalla distanza (14’). Invece i giochi non sono chiusi. Zaza trova la profondità con un bel taglio e in diagonale dal basso in alto non lascia scampo a Reina (20’). Il portiere spagnolo del Napoli protagonista ancora su Zaza e poi su Laribi. A seguire è Hamsik a far tremare la difesa neroverde. In apertura di secondo tempo, Fernandez calcia addosso a Pegolo da distanza ravvicinata. Chance anche per il Sassuolo, con Reina che nega il gol a Kurtic. Napoli a 13 punti, Sassuolo a quota 1.

Agguanta il secondo posto la Juventus che vince in rimonta al ‘Bentegodi’: Chievo battuto 2-1. Difesa a cinque e centrocampo a tre per Sannino, i cui attaccanti sono Théréau e Paloschi. Conte fa riposare Bonucci, Asamoah, Lichtsteiner, Vidal e Tevez (lo svizzero, il cileno e l’argentino entrano nel secondo tempo), gli attaccanti sono Llorente e Quagliarella. Padroni di casa senza timori. Buffon sbaglia il rinvio, Sardo pesca Théréau al centro dell’area, la girata dell’attaccante francese fulmina il portiere bianconero (28’). In apertura ci vogliono tre tentativi a Quagliarella per pareggiare: prima Puggioni gli respinge il colpo di testa, poi è la traversa a opporsi, infine riesce il tap in all’attaccante bianconero (47’). Proteste clivensi per il gol annullato a Paloschi, che riprende una corta respinta di Buffon (il fuorigioco pare non esserci). Il gol della vittoria juventina è un regalo della difesa del Chievo: traversone da destra di Pogba, Bernardini per anticipare Llorente infila in spaccata la propria porta (66’). Juventus a 13 punti, Chievo a quota 4.

Sesto posto per la Lazio che all’Olimpico supera 3-1 il Catania. Onazi e Ledesma a protezione della difesa a quattro per Petkovic, Floccari ariete sostenuto da Candreva, Ederson e Lulic. Dispositivo tattico speculare per Maran, che in avanti fa debuttare Bruno Petkovic (croato classe 1994, solo omonimo dell’allenatore laziale) davanti a Barrientos, Plasil e Monzon. Biancocelesti subito avanti. Punizione da sinistra di Candreva, Andujar non trattiene, Pereirinha appoggia per Ederson che insacca in girata (4’). Pareggio immediato degli etnei con Barrientos che sfrutta un errore di Cana in disimpegno e trafigge Marchetti (6’). Nuovo vantaggio dell’undici di Petkovic: Guarente serve per errore Lulic, che penetra centralmente e con un rasoterra trova il palo-gol (38’). Nella ripresa, Catania in inferiorità numerica per l’espulsione di Bellusci per fallo su Onazi (60’). La formazione di casa controlla il match senza sussulti. In pieno recupero, Hernanes (subentrato a Ederson al 76’) infila Andujar con un sinistro all’angolino dal limite. Lazio a 9 punti, Catania ultimo col Sassuolo a 1.

Fra Torino e Verona termina 2-2. Consueto 3-5-2 per Ventura, con Meggiorini e Cerci nel reparto offensivo. Gomez, Toni e Jankovic il tridente d’attacco per il 4-3-3 di Mandorlini. Granata in vantaggio su rigore: fallo di mano di Gonzalez, Cerci trasforma (36’). Pari gialloblù di Gomez da distanza ravvicinata dopo tocco di Toni (44’). In apertura di secondo tempo arriva il quinto gol in cinque giornate di Cerci: l’attaccante granata, capocannoniere del campionato, riprende una corta respinta di Rafael su tiro di Meggiorini (52’). Subito dopo, il portiere scaligero riesce a deviare sul palo una gran botta dello stesso Meggiorini. Il pareggio definitivo della squadra di Mandorlini arriva su rigore (atterramento di Toni) realizzato da Jorginho (67’). Torino a 8 punti, Verona a 7.

Divisione della posta anche all’‘Armando Picchi’: tra Livorno e Cagliari finisce 1-1. Nicola con difesa a tre, centrocampo a cinque e Paulinho ed Emeghara di punta. Risponde Lopez col rombo a centrocampo, con Ekdal vertice alto dietro gli attaccanti Nené ed Ebarbo. Prima frazione con poche emozioni, tranne il gol amaranto: Avelar anticipa Emeghara ma serve Luci che non ha difficoltà a segnare (23’). Pari del Cagliari su iniziativa di Conti, Emerson manca di testa, Dessena tocca per Ibarbo che mette in porta (53’). Livorno a 8 punti, Cagliari a 6. Incredibile altalena al ‘Dall’Ara’. Bologna Milan 3-3, con i rossoneri prima avanti e poi a rincorrere un doppio svantaggio. Nella formazione di Pioli Cristaldo è il punto di riferimento in attacco per i suggerimenti di Diamanti, Laxalt e Christodoulopoulos. Senza Balotelli, squalificato, Allegri schiera Birsa trequartista dietro Matri e Robinho. Ospiti avanti con un assist del brasiliano che taglia da sinistra a destra, Poli incrocia il diagonale per battere Curci (12’). Matri si divora il raddoppio su invito di testa di Birsa. Abbiati salva la porta del ‘Diavolo’ su tiro di Laxalt, ma poi capitola al cospetto dell’uruguaiano, che taglia fuori Abate e Zapata su rilancio dalla difesa e segna sul primo palo (33’). Sull’altro fronte, Curci di piede nega il gol a Birsa. Ripresa da incubo per il Milan, Laxalt salta più alto di Abate sul secondo palo e batte Abbiati (52’). Bologna sul velluto, Milan sulle gambe. Cross tagliato di Diamanti da sinistra, Cristaldo in tuffo di testa sfiora la palla quel tanto che basta per collocarla sul secondo palo, alle spalle di Abbiati (62’). Allegri prova la carta Niang al posto di Birsa. Traversa di Méxès con un colpo di testa su corner. Curci dice no a una bella punizione di Niang. Quando sembra spacciato, il Milan risorge. Robinho raccoglie una respinta dopo combinazione Matri-Muntari e batte Curci (89’). Nel recupero è Abate a dare il pareggio ai rossoneri, avventandosi su una palla vagante sul secondo palo (92’). Il Milan prova a vincere, ma è il Bologna a sfiorare il successo con Diamanti che coglie la parte alta della traversa con uno splendido sinistro da lontano. Milan a 5 punti, Bologna a 3.

Partita ricca di reti al ‘Tardini’. Il Parma piega l’Atalanta 4-3. Cassano-Amauri la coppia di punte di Donadoni. Per Colantuono, Denis è l’unico attaccante, Bonaventura e Brienza agiscono alle sue spalle. Vantaggio dei padroni di casa con un bel tiro a girare di Mesbah (19’). Immediato pari di Bonaventura su torre di Denis (20’). Ducali nuovamente avanti con un sinistro al volo di Parolo (28’). Ancora un tiro a effetto fatale a Consigli: a segnare per il Parma stavolta è Rosi (35’). Il poker lo cala Parolo, che ribadisce in rete dopo un palo di Cassano (40’). Accorcia le distanze Denis che supera Mirante ed evita il recupero di Lucarelli (44’). Nel secondo tempo, Parma in dieci per l’espulsione di Amauri, che protesta con Gervasoni dopo un contatto con Yepes (52’). Colantuono mette Maxi Moralez per Brienza e Livaja per Raimondi. Il giovane attaccante croato finalizza un cross di Cigarini (79’), ma è tardi per rimontare. È addirittura il Parma a sfiorare il quinto gol, ma Sansone spara su Consigli. Parma a quota 5 punti, Atalanta inchiodata a 3.

Il quinto turno si chiude con il big match tra seconde, il posticipo Inter-Fiorentina.