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Todi, la ‘strega’ Muti chiuderà il festival

La kermesse umbra punta sull’universo femminile ornella_muti_296

di Luca Garosi
(luca.garosi@rai.it - @lucagarosi)

Sarà Ornella Muti, l’attrice preferita del direttore artistico Silvano Spada, la protagonista dello spettacolo di chiusura del Todi Festival. La Muti interpreterà la strega Matteuccia, prima donna a essere mandata al rogo con l'accusa di stregoneria. Il testo è stato scritto dallo stesso Spada per la regia di Enrico Maria Lamanna.

Dopo l’abbandono per spettacoli giudicati scandalosi, Silvano Spada torna alla direzione artistica del Todi Festival che aveva fondato nel 1987 e diretto fino al 1998. Dopo la sua, tra le altre, le direzioni artistiche di Simona Marchini e Maurizio Costanzo.

Giovani, Medio Oriente, omossesualità. Ma soprattutto, donne. La kermesse umbra – che si svolgerà a Todi dal 23 agosto al 1° settembre - mette al centro dei temi dei suoi spettacoli la femminilità e la questione di genere. Silvano Spada ha, infatti, voluto grandi attrici per raccontare aspetti come la vita di coppia, l’indipendenza e la violenza.

Lo spettacolo inaugurale sarà “Ritorno ad Haifa”, dal romanzo del più celebre autore palestinese Ghassan Kanafani, per l’adattamento teatrale di Valentina Palazzari. Barbara Chiesa e Amanda Sandrelli interpretano le figure femminili di una vicenda mediorentale. Nel 1948 Haifa viene occupata dall'esercito Israeliano. La maggior parte della popolazione palestinese lascia la città e abbandona le proprie case che verranno abitate da famiglie ebree. Due mondi si sovrappongono. Vent'anni dopo gli israeliani aprono, per breve tempo le frontiere e una coppia palestinese torna ad Haifa a rivedere la propria casa.

Con “Parole incatenate” Claudia Pandolfi recita in uno spettacolo pieno di tocchi di crudeltà e colpi di scena. Non solo un thriller, ma una vicenda profonda e complessa: un duello senza esclusioni di colpi in cui verità e finzione, desideri e bugie parlano della parte oscura e torbida che è in ciascuno di noi e delle violenze nei confronti delle donne all’interno di una coppia.

Sul palco del Todi Festival anche “La regina degli emigranti” dove Marta Bifano interpreta Gilda Mignonette, una donna che parte da Napoli nel 1924, sbarca a New York e diventa la cantante napoletana più famosa negli Stati Uniti. Uno spettacolo intorno a una grande figura femminile, l’emigrazione e l’appartenenza.

Barbara Porta, Sofia Diaz, Maria Roveran e Costanza Castracane interpretano invece “Le tate”. Uno spettacolo sulla vita di tre nonne, tre bambine, tre madri, ma soprattutto tre tate, figure fondamentali dell’infanzia di una certa generazione in un lasso di tempo che va dal 1930 ad oggi, fra risate, giochi magici, pianti e dolci malinconie. L’intrigata tessitura di relazioni umane che legano, inevitabilmente, i membri di ogni famiglia e, con i nostri pieni e i nostri vuoti, modellano le future generazioni.