Fu candidato all'Oscar per 'La vita è bella'


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Addio allo scrittore Vincenzo Cerami

Sceneggiatore, drammaturgo. Aveva 73 anni vincenzo_cerami_296

Nato a Roma nel 1940 da genitori siciliani, Vincenzo Cerami, morto nella Capitale all'età di 72 anni, ha legato il suo nome alla candidatura, nel 1999, all'Oscar per la sceneggiatura de 'La vita e' bella' di Roberto Benigni. Il suo ricordo più recente, però, risale alla scorsa cerimonia di premiazione dei David di Donatello, con Benigni e Nicola Piovani sul palco a ritirare per lui il David speciale assegnatogli quest'anno.

A metà strada tra cinema, teatro e scrittura, la carriera di Cerami è stata segnata dalla versatilità. Nel 1976 pubblica il suo primo romanzo, 'Un borghese piccolo piccolo', una feroce satira delle frustrazioni piccolo-borghesi che avrà una fortunata trasposizione cinematografica nel film di Mario Monicelli con Alberto Sordi. Seguono poi altri libri, tra i quali spiccano 'Amorosa presenza' nel 1978, il romanzo in versi 'Addio Lenin', nel 1981, 'Ragazzo di vetro', nel 1983 e 'La lepre', del 1988. Di particolare rilievo sono anche 'Consigli a un giovane scrittore' del 1996, una divertita escursione nel mondo della scrittura, e 'Fattacci', in cui Cerami racconta e analizza quattro delitti saliti alla ribalta della cronaca italiana.

Accanto alla sua attività di scrittore, Cerami lavora come sceneggiatore insieme ad autori del calibro di Marco Bellocchio, Gianni Amelio, il già citato 'La vita e' bella' con Benigni e Bernardo Bertolucci. Ma Cerami è stato anche un commediografo, con diverse opere per il teatro, tra le quali 'L'enclave des Papes' nel 1984, 'Sua maestà' nel 1986 e 'Ring' nel 2000. Forte è stato, inoltre, il suo impegno politico: è stato ministro dei Beni Culturali del governo ombra del Pd, durante il quarto Governo Berlusconi, fino al marzo del 2009, quando al suo posto è stata nominata Giovanna Melandri. Nel giugno dello stesso anno è diventato assessore alla cultura del Comune di Spoleto.

Vincenzo Cerami ''mi ha insegnato come si fa a far battere il cuore alla gente. Che bellezza essergli stato amico. Che regalo!''. E' il ricordo, commosso, di Roberto Benigni, legato da un lungo sodalizio allo sceneggiatore scomparso oggi, con il quale tra l'altro ha firmato La vita è bella.

'Aver conosciuto Vincenzo Cerami - dice Benigni - è stato un regalo che qualcuno mi ha fatto e non so chi sia. A volte ringraziavo a caso, un regalo grande. Come mi piaceva stare insieme a lui! Gli ho voluto un bene che non c'è verso dirlo. Scrittore, rugbista, sceneggiatore, ballerino di twist imbattibile, poeta. Mi ha insegnato come si fa a far battere il cuore alla gente. Che bellezza essergli stato amico. Che regalo! Grazie Vincenzo, per te il mio più bel sorriso''.