El Baradei, il Nobel che sfidò il Rais

Ha guidato l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica elbaradei_296

Mohamed El Baradei, 71 anni, diplomatico egiziano e Nobel per la Pace nel 2005 è l'uomo che più ha incarnato le speranze di cambiamento dell'Egitto. Considerato 'l'uomo della svolta', dal primo dicembre 1997 al 30 novembre 2009 ha guidato l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica dell'Onu riuscendo a mantenere una posizione equidistante sul controverso programma nucleare iraniano avversato dall'Occidente. Nel 2005 ha ottenuto il Nobel per la Pace insieme all'Aiea per "gli sforzi per prevenire che l'energia atomica possa essere usata per scopi militari".

Musulmano moderato, nel febbraio 2010 ha fondato l'Associazione Nazionale per il Cambiamento, una piattaforma politica eterogenea, e finora si era sempre mantenuto ai margini delle proteste. Attualmente è il leader del partito d'opposizione Al Dostour, il quale si prefigge di proteggere e promuovere i principi e gli obiettivi della Rivoluzione egiziana del 2011 nella quale lo stesso El Baradei fu, appena rientrato in Egitto nel 2010, figura di spicco nella rivoluzione che portò alla deposizione di Mubarak.

Il 14 gennaio 2012, dopo aver dichiarato di volersi candidare alle elezioni presidenziali, decise di rinunciarvi denunciando la mancanza di un vero regime democratico in Egitto.

Dal 5 dicembre 2012 è ufficialmente il coordinatore del Fronte di Salvezza Nazionale, la coalizione che raggruppa i principali partiti d'opposizione contro i decreti dell'ex presidente Mohamed Morsi. Il 2 luglio 2013 viene designato, da parte di tutte le opposizioni egiziane, come rappresentante del popolo egiziano nella stesura della Road Map che deciderà il futuro del paese successivamente alla destituzione di Mohamed Morsi.