Padre, figlia e la loro tv privata

Esce 'Nuda', opera prima di Terri Boemi

 di Maurizio Righetti

Raccontare una storia, generalmente la propria, e contestualizzare per descrivere un ambiente, un vissuto sociale, o diffondere un’idea: è una tecnica non insolita, fors’anche abusata, quando si scrivono libri. Ma può diventare un’arte vera e propria se lo si fa con grazia, partecipazione, conoscenza diretta e profonda, capacità di descrivere e appassionare e di coinvolgere chi legge nella trama di ciò che romanzo non è, ma vita vera. Perché, come diceva Pirandello, solo quando un’esperienza la si vive poi la si può - e talora la si sa – raccontare e far apprezzare. E’ quello che fa, con linguaggio sontuoso e gradevole, la giornalista Terri Boemi nella sua opera prima, “Nuda, confidenze a mio padre” (Falco Editore). Le vite raccontate sono due. Il protagonista principale, ora scomparso, è Tony Boemi; l’altro soggetto centrale, l’autrice, è sua figlia. Sullo sfondo c’è il mondo dell’informazione nella prima fase dell’emittenza radiotelevisiva privata.

Un miracolo informativo-imprenditoriale

La storia si sviluppa a Catanzaro ed in Calabria ed in altre regioni limitrofe, protagonisti forse inaspettati per lunghi decenni di un miracolo informativo-imprenditoriale che fece scuola ovunque e contrassegnò un’epoca. Quel prodigio si chiamava “Telespazio”. A fondarlo, farlo crescere, dargli una dimensione impegnata, e insieme popolare, fu Tony Boemi, un uomo fattosi da sé, esperto di elettronica ed ideatore di apparecchi audiovisivi multifunzione che sono diventati mitici nel settore. Il ricco e complicato rapporto con la società di allora, con i politici (non invadenti come quelli di oggi), con il pubblico, con le decine di famiglie di dipendenti viene narrato, passo per passo, da Terri, la primogenita di Tony, cui il padre volle dare quel nome che suonava un po’ esotico pur conservando l’italianità. Il testo ha una fluidità esemplare, nulla di sprecato, ogni parola va dritta al senso dei fatti e delle emozioni.

Una città che diviene protagonista del panorama informativo

La trama è fitta. Passioni, dolori, amori, abbandoni, morti precoci, carcere e riabilitazione, un rapporto genitore-figlia ricco nelle intenzioni, incompleto a volte nel suo svilupparsi.  E intorno una città che diviene improvvisamente protagonista nel panorama anche nazionale, che insegna come ci si rapporta con la nuova comunicazione, meno sofisticata rispetto agli attuali network, ma con la presenza reale e forte della gente, di quei cittadini (tutti, senza discriminazioni) che diventano protagonisti della vita pubblica, che permettono anche al resto del tessuto civile di affrancarsi da una storica sottomissione ai gangli del potere, fosse pure quello riconosciuto, legale, istituzionale, pulito ma comunque condizionante. Forse ciò che maggiormente coinvolge è l’aprirsi della protagonista, il raccontarsi con pudore, ma senza inibizioni, il porgere quei lati nascosti del carattere di un padre tanto famoso nel suo ambiente quanto poco conosciuto nella sua vita familiare. Tony non ne esce ridimensionato, ma certamente “umanizzato” e per questo più vero.

Presentazione giovedì 27 al Parco della Biodiversità Mediterranea di Catanzaro

Il libro si avvale di prefazioni e post-fazioni di livello assoluto: tra le altre, quelle di Simona Dalla Chiesa (figlia del generale Carlo Alberto, amico ed estimatore di Tony Boemi), che a Telespazio cominciò la sua carriera professionale, Rita Commisso, Mariella Cosentino, Adriana Faranda. La presentazione avverrà giovedì 27 giugno al Parco della Biodiversità Mediterranea di Catanzaro alle 18.30.