'Obbligo' in Usa, onta in Giappone


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La crisi impatta anche sulle mance

Studio Fipe,'libertà' in importi e fisco; Francia la più precisa menu_ristorante_296

Paese che vai, mancia che trovi: le mance esistono in moltissimi paesi anche se si registrano usanze e modalità differenti. Un dato è certo però: la crisi pesa anche su di loro. Guardando ai paesi Ue, c'è chi le considera servizio obbligatorio, chi mance gratuite, chi costo del servizio e chi le cumula in un fondo comune da redistribuire tra tutti i dipendenti in base a precise regole.

E' quanto emerge da una ricerca realizzata da Fipe-Confcommercio, con la collaborazione di Adapt e Hotrec Hospitality Europe, in occasione di Tuttofood. Lo studio mette in luce che le nazioni più 'deregolamentate' in fatto di importi da lasciare e di normative in questione sono la Germania e la Svezia. In Francia si segnala invece un importo preciso che è compreso in una forchetta fra 15 centesimi e 2,30 euro ed è regolamentata in fatto fiscale: costi di servizio o mancia obbligatoria sono automaticamente soggetti a tassazione.

In Spagna vige il principio della percentuale sul conto finale. Le mance oscillano tra il 5 e il 10% del prezzo finale, ma la crisi ha un suo impatto, tanto che sui tavoli spagnoli sono in forte calo. Variegata la situazione nel Regno Unito, dove esiste un confine molto labile fra mancia e costo del servizio e spesso l'una si configura dove non è presente l'altro.

Attenzione quando si viaggia in Polonia, dove, pur non essendo obbligatoria la mancia, si rischia di passare per grandi maleducati nel caso in cui non la si lasci: l'esatto contrario di quanto può accadere in Giappone dove l'alto grado di maleducazione è determinato proprio dal lasciare la mancia. Nel paese del Sol Levante, infatti, offrire un buon servizio al cliente è considerato dai camerieri un dovere e quindi, per una questione di onore, non si aspettano di ricevere riconoscimenti economici aggiuntivi.

Infine, negli Stati Uniti si tratta di una prassi davvero consolidata e diffusa: le legislazioni sul lavoro contengono precise disposizioni in materia e il costo del servizio è quasi sempre escluso dal conto finale, per cui la gran parte dello stipendio dei camerieri dipende proprio dalla quantità di mance che riescono ad accumulare, che per questo motivo diventano una vera e propria retribuzione. Il quantum della mancia è generalmente pari almeno al 15% del conto.