Il documento dell'Abi


Stampa

29 punti per rilanciare la crescita

Dall'Imu al lavoro per i giovani, strategie anti-crisi d

Aggiornare il quadro istituzionale, sostenere la domanda e il mercato del credito e rafforzare la competitivita' del sistema produttivo per rilanciare la crescita dell'economia italiana. Intervenendo sull'Imu, sostenendo l'occupazione giovanile, rendendo operativi i pagamenti dei debiti della Pa e rifinanziando gli ammortizzatori sociali in scadenza. Questi gli obiettivi e alcuni dei punti del documento per la crescita approvato dal comitato esecutivo dell'Abi, l'associazione bancaria italiana.

L'Abi propone, per quanto riguarda gli interventi sul fronte istituzionale, il superamento del bicameralismo perfetto, la verifica degli effetti dell'applicazione del nuovo Titolo V della Costituzione sulle autonomie locali, la riforma della legge elettorale, il contrastato della corruzione e dell'evasione e la riduzione dei costi della politica.

Fra le misure di breve termine a sostegno della domanda l'associazione bancaria chiede interventi sull'Imu, per alleggerire il peso sulle fasce meno abbienti e sugli stabilimenti produttivi e per favorire la ripresa del mercato immobiliare, l'introduzione di strumenti a supporto dell'occupazione giovanile e per aumentare la flessibilita' in uscita, misure per aumentare la produttivita', la piena operativita' dei pagamenti dei debiti pregressi delle Pubbliche Amministrazioni e il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in scadenza.

Inoltre nel documento per la crescita approvato dal comitato esecutivo dell'Abi si chiede la proroga degli sgravi fiscali per interventi per il risparmio energetico e per la ristrutturazione degli immobili e un piano infrastrutture leggere.

Con la premessa che "solo banche forti e imprese sane possono portare l'Italia fuori dalla crisi" a sostegno del mercato del credito l'Abi propone la rimozione delle "attuali penalizzazioni previste per il trattamento delle rettifiche di valore" e per il trattamento degli interessi passivi, la rimozione dei problemi strutturali "che rendono oggi difficile per le banche sviluppare la propria operativita' nel comparto del credito ipotecario allineando la normativa nazionale alle regole e alle prassi prevalenti a livello europeo", l'adozione di soluzioni in linea con le prassi e le regole europee che consentano alle banche di collegare i costi di raccolta a quelli di impiego per tutta la vita dei finanziamenti ipotecari e l'intervento sull'uso "distorto" dei nuovi strumenti per la gestione delle crisi di impresa.

Fra le misure a medio e lungo termine per la competitivita' del sistema produttivo l'Abi chiede il rafforzamento dei fondi di garanzia per il sostegno del credito alle famiglie, il fondo di garanzia per le pmi, il riordino dei Confidi, la definizione di un piano trasporti, con la razionalizzazione del sistema aeroporti, e la realizzazione dell'Agenda Digitale Italia.

Infine si chiede il rilancio del mercato immobiliare, la riforma della giustizia civile, misure per l'internazionalizzazione delle imprese e il sostegno all'export, la realizzazione di infrastrutture medio-grandi, interventi a supporto alle pmi, la sburocratizzazione delle procedure con la Pubblica Amministrazione, il potenziamento del turismo e la realizzazione di attivita' di monitoraggio dei provvedimenti normativi per valutarne l'effettiva.