Vinitaly, i dati di Coldiretti


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C'è lavoro tra vigneti

Nel 2012 un milione e duecentocinquantamila posti v

Dalle aziende vitivinicole sono nate opportunità di lavoro per un milione e duecentocinquantamila italiani nel 2012 con un aumento del 3 per cento rispetto all'anno precedente di quanti sono impegnati direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell'indotto. Lo ha detto il presidente della Coldiretti Sergio Marini al Vinitaly.

Oltre la metà (55%) dei posti di lavoro nasce dalla produzione di vini a denominazione di origine (Doc-Docg) che hanno dato un impulso determinante allo sviluppo del settore negli ultimi cinquanta anni. ''Da allora, quanto la maggioranza del vino esportato era sfuso, si è arrivati al record storico delle esportazioni italiane di vini "Doc/Docg" che nel 2012 hanno superato per la prima volta - ha precisato Marini - il tetto dei 2 miliardi di euro (2,086 miliardi) con un aumento dell'8 per cento, superiore a quello medio del vino''.

A cambiare - continua Marini - è stata l'intera economia dei territori coinvolti come dimostra il fatto che ad esempio il valore di taro di vigneto Brunello ha raggiunto i 380mila euro per ettaro con un aumento di quasi 25 volte rispetto alle quotazioni di 15537 euro per ettaro dell'anno di nascita del Consorzio di Tutela nel 1967 secondo WineNews.