Cade un altro mito


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Stretching, non migliora performance

Due studi lo bocciano, rende più deboli stretching_296

Stringere, tendere, allungarsi fino a mani e piedi, anche se si sente dolore, sono i passaggi fondamentali dello stretching. Un buon modo per scaldare i muscoli prima di fare sport, averli più sciolti, forti e a prova di infortuni. Sbagliato: lo stretching non solo indebolisce le performance sportive, ma non riduce il rischio di infortuni, e fa sentire più deboli e meno stabili.

A far cadere questo 'mito' dello sport sono due studi, pubblicati sul 'Journal of Strength and Conditioning Research' e sullo 'Scandinavian Journal of Medicine and Science in Sports', secondo cui non è necessario, anzi è controproducente. 

Gli scienziati dell'università di Zagabria, dopo aver fatto scaldare dei volontari solo con lo stretching, li hanno fatti saltare, scattare, sollevare, e hanno calcolato che lo stretching statico riduce la forza dei muscoli allungati di quasi il 5,5%, con un impatto crescente su chi fa i singoli esercizi per 90 secondi e oltre. Effetto che si riduce quando l'allungamento dura meno di 45 secondi.

In generale, i muscoli allungati sono meno forti e potenti, la potenza muscolare cala del 2% dopo lo stretching. Risultati simili si sono visti nell'altro studio, dove chi provava a sollevare pesi sul bilanciere dopo lo stretching statico alzava l'8,3% in meno, sentendosi meno stabile e più sbilanciato. In realtà, dicono gli scienziati, lo stretching fa esattamente ciò che ci si aspetta: scioglie i muscoli e i loro tendini, ma nel farlo li rende meno capaci di immagazzinare energia e tirarla fuori in azione, un po' come un elastico allentato nella cintura di vecchi pantaloni.

Quindi, dicono i ricercatori, chi vuole un avvio esplosivo ai blocchi di partenza, o fare un ace con il suo servizio a tennis o bloccare un tiro sotto canestro, non si scaldi con lo stretching prima. Le sue performance potrebbero addirittura essere peggiori di chi non ha fatto alcun riscaldamento e non sarà mai come Usain Bolt o Rogerer Federer.

Meglio scaldarsi in modo dinamico, muovendo i muscoli che si usano in allenamento. Una brutta notizia per i più pigri, come il 66% degli italiani che fa attivita' fisica 1-2 ore a settimana, e che magari preferirebbe un riscaldamento più 'soft' in palestra. Se si fanno sport più dinamici, dove serve maggiore potenza e si vogliono avere delle buone performance, è venuto il momento di mettere al bando lo stretching e muoversi di più.