Ban-Ki-moon a San Patrignano


Stampa

'La droga è una minaccia globale'

Storica visita del segretario Onu ban_ki_moon_sanpa_296

di Fabrizio de Jorio
(fabrizio.dejorio@rai.it)

«La droga è una minaccia globale e serve una risposta globale. Invito i leader mondiali a dare piena protezione ai diritti umani e alla dignità dell’uomo e vi assicuro che le Nazioni Unite lavoreranno con voi per un mondo migliore». Così il segretario generale delle Nazioni unite, Ban-Kii-moon, si è rivolto ai giovani ospiti della comunità di recupero San Patrignano, fondata da Vincenzo Muccioli nel 1979, "Organizzazione Non Governativa" (NGO) riconosciuta ed accreditata presso le dalle Nazioni Unite con lo status di “consulente speciale presso il Consiglio Economico e Sociale dell’Onu”.

E’ la prima volta che il numero uno dell’Onu si reca in una comunità di recupero per tossicodipendenti in Italia, una visita storica nella quale Ban-Ki-moon ha voluto sottolineare ai ragazzi che per uscire dalle droghe è necessaria “compassione e passione”, stati d’animo che devono rappresentare anche i punti fermi della lotta alla droga.

Ban-Ki-moon visita i centri di formazione professionale di San Patrignano: oltre 50 diverse opportunità per reinserirsi in società con un bagaglio professionale con la possibilità di riprendere gli studi interrotti a causa della tossicodipendenza

Ban ha visitato la Comunità soffermandosi nei centri di formazione: infatti alla base della filosofia della Comunità c’è il lavoro e per questo a San Patrignano i ragazzi, durante i tre anni di permanenza, impareranno una professione che gli consentirà, una volta terminato il percorso di disintossicazione e recupero, di inserirsi nella società con un bagaglio professionale. Inoltre, parte integrante del percorso di recupero è costituito dalla consapevolezza che ogni ragazzo può mettersi in gioco affrontando i propri limiti e scoprendo o ritrovando le proprie potenzialità partendo dall’apprendimento di una professione. In tre anni è possibile imparare arti e professioni come falegname, fabbro, idraulico, elettricista, grafico, pasticcere, cuoco, ma anche giardiniere, addetto al maneggio, insegnante di equitazione, macellaio…. Oltre cinquanta le diverse opportunità di formazione, che si svolgono all’interno della Comunità e che Ban-Ki-moon ha visitato parlato con i ragazzi, accompagnato da Letizia Moratti, goodwill ambassador dell’Onu e da Antonio Boschini, responsabile terapeutico della Comunità che hanno illustrato al segretario dell’Onu le opportunità di formazione professionale, molte delle quali nate grazie all’impegno donato da artigiani e professionisti. Ognuno dei ragazzi, dopo una prima fase di ambientamento, può scegliere fra esse il proprio cammino per realizzarsi, perché ogni attività, se svolta con passione e capacità, può diventare la chiave d’accesso per rientrare a testa alta nella società.

Oltre alla formazione professionale, i ragazzi possono anche riprendere gli studi interrotti durante la tossicodipendenza, iniziare un percorso scolastico per prendere un diploma o una laurea. Dal 1989, oltre 1000 studenti hanno frequentato il centro studi della Comunità conseguendo quasi 500 licenze di scuola media, 168 di istruzione professionale, 312 diplomi di maturità e 23 lauree.

Dopo il suo tour ai centri di formazione e alla struttura della Comunità, il segretario Onu è giunto in sala da pranzo, dove lo attendevano per la colazione 1300 ospiti. «Buongiorno», ha esordito con questo simpatico saluto Ban Ki-moon che ha rivolto in italiano a tutti i ragazzi, per poi salutare in diverse lingue anche i 75 stranieri presenti, per l’occasione seduti al tavolo con lui e provenienti da 28 Paesi differenti. «L’Onu – ha spiegato nel suo breve intervento il Segretario generale - è costantemente impegnata nella prevenzione da droga e crimine e a sostegno dei diritti umani» ha spiegato Ban Ki-moon, accennando alla figura del fondatore di San Patrignano, Vincenzo Muccioli. «Qui siete campioni dei diritti umani . Continuate a seguire con compassione chi vi chiede aiuto e portate avanti questo impegno con passione. Non perdete mai questa forza. Il vostro è un messaggio di speranza che ogni ragazzo deve portare con sé quando rientra nella società. Il futuro è nei giovani».

Letizia Moratti: “Qui si ha una vera opportunità per cambiare vita”

«Questo è un posto che dà un senso di speranza per un futuro migliore. Può succedere che un giorno una persona possa compiere un errore, ma qua ci sono tante persone pronte a sostenerti. Qui si ha una vera opportunità per cambiare vita». Lo ha detto Letizia Moratti, che ha messo in evidenza il valore delle “best pratice” come San Patrignano per ispirare politiche orientate alla riduzione della domanda di droga e alla prevenzione. Hanno preso poi la parola per un breve saluto Mike McKeaige, un ragazzo statunitense e il montenegrino Damir Muserljevic. Antonio Boschini, a nome della comunità, ha spiegato come i ragazzi accolti non siano considerati pazienti ma «esseri umani che hanno bisogno di aiuto. Questo è il motivo per cui San Patrignano è una comunità educativa che non utilizza farmaci sostitutivi per combattere la dipendenza».

San Patrignano alla maratona di New York: Oltre il traguardo, progetto lo sport contro le droghe e per un rapido recupero

Oltre alle numerose attività culturali e di tempo libero, teatro, musica, a Sanpa, come la chiamano i ragazzi, si pratica molto sport. Ogni anno si svolgono campionati interni di calcio, di basket e di volley, per un totale di circa 100 partite e 190 ore di allenamento per disciplina. La comunità ha addirittura una squadra di calcio che da quest’anno partecipa al campionato di seconda categoria e due di basket che prendono parte rispettivamente al campionato UISP e a quello di serie C Regionale raggiunto di recente a conclusione della stagione 2009-2010.

Molto diffusa, inoltre, l’attività podistica, anche per un rapido recupero psico-fisico. I ragazzi partecipano anche a diverse competizioni agonistiche regionali e nazionali e addirittura quest’anno alla maratona di New York. Il progetto che si chiama Oltre il traguardo, è una sfida, non solo sportiva ma anche un’occasione per un found raising, un autofinanziamento per le attività della comunità che è totalmente gratuita per gli ospiti.

Ad allenare i futuri podisti di Sanpa per la maratona di New York, Gabriele Rosa, allenatore di fama mondiale, che ha consolidato un metodo d'allenamento valido e vincente sia per l'atleta di alto livello che per l'amatore. Rosa ha allenato atleti di talento quali Paul Tergat, Martin Lel, Robert Cheruiyot, il campione olimpico di maratona Samuel Wanjiru (Pechino 2008) e in campo femminile la medaglia d'oro nei 1500 Nancy Langat e la medaglia d'argento negli 800 Janeth Jepkosgei. Estendere la cultura della corsa a tutta la comunità. Questo progetto, che si chiama Oltre il traguardo, perché ha come duplice obiettivo quello di partecipare ad una gara podistica internazionale e raccogliere fondi per la Comunità, dato che San Patrignano è totalmente gratuita per gli ospiti. Intanto i ragazzi selezionati per la maratona della Grande Mela faranno un saggio della loro preparazione domenica 8 aprile alla maratona di Milano. C’è da crederci che i ragazzi di Sanpa vinceranno anche questa sfida!