Racconto storico agli esordi della I Guerra


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Il bacio della Dionea

Nel libro di Cinzia Tani, il viaggio di una donna speciale dalla tranquilla Padova al fervore del Messico

di Paola Scaramozzino

Vorace e bella come la Dionea, una pianta carnivora chiamata anche la Venere acchiappamosche, Giada è la protagonista dell’ultimo libro di Cinzia Tani. Un romanzo, “Il bacio della Dionea” appunto, (Mondadori editore) che la stessa scrittrice, anche autrice di programmi televisivi e conduttrice, non sa come catalogare. Infatti, iniziando a leggere questa storia che nasce il 1° gennaio del 1900 e che parte dalla scomparsa di un bambino nella città di Padova silenziosa sotto la neve, si penserebbe ad un giallo. Man mano che ci si addentra nella lettura, viene in mente il romanzo d’avventura e infine quello storico. Non manca neanche la passione.

“Possiamo parlare, forse, di un genere storico-noir – ci dice Cinzia Tani- Mi affascinano il mistero e la colpa che sono gli elementi che scaturiscono anche in altri miei libri. Sono presa dal sottile confine che c’è tra il bene e il male che non è mai assoluto ed è pieno di sfumature. E in questo contesto mi piace indagare risalendo all’infanzia dei protagonisti, e nel caso di Giada, nel terribile segreto che la ragazzina si porterà dietro per tutta la vita con un grande senso di colpa che non le impedirà, anche se non sarà facile, di fare le sue scelte.” .

“Giada – spiega l’autrice - è una bambina anticonformista, ama stare con i maschi e giocare come loro. Il padre è il direttore dell’Orto botanico di Padova e studia le orchidee, lei è appassionata di piante grasse e come la Dionea che “acchiappa il cibo attirandolo con i suoi colori e la sua bellezza”, lei si nutre della vitalità delle persone che incontra, ma non dà niente in cambio. C’è quasi una identificazione con questa pianta carnivora”. La protagonista è una donna che non sembra appartenere ai primi del ‘900 tanto è speciale e diversa dalle altre, lascerà l’Italia per arrivare fino in Sudamerica , in Messico dove si ritroverà a far parte della storia vera di quegli anni accanto a personaggi della rivoluzione come Pancho Villa ed Emiliano Zapata. Il lettore che avrà la pazienza di accompagnare la “Giada fredda e insensibile” nei suoi viaggi che si riveleranno anche introspettivi, scoprirà “Una donna coraggiosa tra i due Mondi”.

La storia personale anche di Riccardo, Chris e poi Lucas , gli uomini importanti della sua vita, si intreccia con gli eventi della storia. E qui la ricostruzione della Tani, dagli accadimenti ai personaggi e alla loro ambientazione, passando per i colori e i profumi del Messico fino ad arrivare al puzzo delle baracche non tralasciando le passioni dei rivoluzionari messicani, è minuziosa, attenta ai particolari in maniera quasi puntigliosa tanto da dare al lettore l’impressione di sentire, toccare , esserci in quei luoghi. Per intenderci, si potrebbe fare una similitudine con le canzoni di Paolo Conte che mentre le ascolti, ti ritrovi magari “ a cercare l’Africa in giardino tra l'oleandro e il baobab”.

“Quando ho in mente di scrivere una storia – ci spiega- faccio lunghissime ricerche, leggo, prendo appunti e viaggio per andare a vedere i posti da vicino. Eseguo dei veri e propri sopralluoghi che poi emergono dal racconto”.

Le donne sempre protagoniste come in molti suoi libri e purtroppo anche nei fatti di cronaca in cui vengono uccise da mariti, compagni o fidanzati. Lei che si è occupata delle donna “Assassine” , e dei delitti al femminile in molti suoi libri, ci spiega come è cambiato?
“Il delitto da parte delle donne si è proprio ribaltato. La donna uccideva per passione e usava l’arsenico. Oggi i motivi sono ben altri. L’interesse, il denaro ad esempio ed è l’uomo che invece uccide “per passione”. La donna nelle vicende d’amore preferisce lasciare e andarsene grazie al fatto di essersi emancipata e aver guadagnato l’autonomia. Cosa che l’uomo rifiutato non accetta. Non sa dialogare e preferisce usare la violenza, l’unico strumento che pensa di avere”.