Il Vaticano 'apre' all'Ici


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Immobili, il 20% del patrimonio è della Chiesa

Secondo stime Anci aggiornate al 2007, l'esenzione Ici sugli immobili della Santa Sede costa all'Erario 400 milioni di euro all'anno i

Il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, annuncia che "non vi sono preclusioni circa eventuali approfondimenti volti a valutare la chiarezza delle formule normative vigenti oggetto dell'attuale esenzione". Il cardinale tiene comunque a sottolineare che tale approfondimento deve eventualmente riguardare "tutto il mondo dei soggetti non profit".

L'intervento di Bagnasco risponde alle polemiche nate proprio dall'approvazione, nella manovra, della reintroduzione della tassa sulla prima casa. Del resto, anche la Ue ha aperto un'indagine per aiuti di stato sulle leggi salva-Vaticano: l'esenzione-Ici per le realtà no profit (laiche e cattoliche) e lo sconto del 50% sull'Ires per associazioni di assistenza e beneficenza. Una norma utilizzata in qualche caso da suore e preti - sospetta la Ue - per far funzionare ospedali, scuole e hotel facendo concorrenza ai privati. Il capitolo più delicato, è quello dell'Ici-Imu. La stangata sulla casa costerà 11 miliardi agli italiani. E in molti chiedono, appunto, che anche la Chiesa faccia la sua parte.

Non esiste una stima reale di quanto valga l'esenzione Ici sugli immobili della Chiesa ma il danno per l'Erario si aggira intorno a centinaia di milioni di euro. Secondo stime dell'Anci aggiornate al 2007 - quando ancora esisteva l'Ici sulla prima casa - l'esenzione vale 400 milioni di euro l'anno. Cifra che va comunque aggiornata all'inflazione e alla rivalutazione degli estimi catastali prevista dalla manovra.

Il valore dell'esenzione e' particolarmente elevato se si considera che all'incirca il 20% del patrimonio immobiliare italiano fa capo alla Chiesa. Il catasto comprenderebbe 100mila fabbricati, il cui valore si aggirerebbe attorno ai 9 miliardi di euro.

Le stime di settore parlano di circa 115mila immobili, quasi 9mila scuole e oltre 4mila tra ospedali e centri sanitari. Solo a Roma ci sono 23mila tra terreni e fabbricati, 20 case di riposo, 18 istituti di ricovero, 6 ospizi.

L'Ici e' stata introdotta nel '92 sotto il governo Amato. Nella campagna elettorale 2006, Berlusconi aveva inserito l'abolizione dell'Ici sulla prima casa nel programma elettorale; successivamente il governo Prodi aveva stanziato nel 2008 circa 1 miliardo di euro, aumentando le detrazioni Ici fino a 303 euro esentando cosi' di fatto il 40% delle famiglie italiane. Il Governo Berlusconi l'aveva abolita del tutto con l'esclusione delle abitazioni signorili, delle ville e dei castelli (Categorie catastali A/1, A/8 e A/9).