di Maurizio Iorio
Si tiene in questi giorni a Palermo, non a caso città-simbolo della lotta alla criminalità organizzata e transnazionale, la riunione autunnale dell’Assemblea Parlamentare dell’Osce, l’Organizzazione per la sicurezza e cooperazione in Europa. La scelta del capoluogo siciliano, che ospiterà le sessioni dell’Osce dall’8 al 10 ottobre, è un segnale del riconoscimento per l’attività svolta dall’Italia sul piano mediterraneo e mondiale.
I temi principali della tre giorni palermitana saranno il contrasto alla criminalità organizzata internazionale, e la cooperazione economica e culturale fra i paesi mediterranei. Di estremo interesse, nella mattinata del 10, la sessione dedicata al traffico di esseri umani, un problema che ha assunto una dimensione planetaria, e sul quale c’è ancora molto da lavorare. Si discuterà inoltre di protezione civile globale, beni culturali, promozione dei rapporti inter-universitari fra le due sponde del Mediterraneo.
Sono quindi due i piani sui quali è articolata la riunione: il primo è il “Forum del Mediterraneo dell’Assemblea parlamentare dell’Osce”, sul quale interverranno, tra gli altri, il ministro delle infrastrutture e dei Trasporti Matteoli ed il vicepresidente del consiglio algerino, Bouhara.
Il secondo piano riguarda la lotta alla criminalità organizzata transnazionale ed alla corruzione, al quale prenderanno parte il ministro dell’Interno Maroni, il capo della procura antimafia Grasso, il ministro della Giustizia Alfano. Fino a due anni fa nessun italiano ricopriva incarichi di rilievo all’interno dell’assemblea, mentre ora abbiamo un vicepresidente (l’On. Migliori, che è anche capo della delegazione italiana), e diversi membri in posizioni di responsabilità.
Che cos'è l'Osce
Intervista al capo-delegazione italiano, Riccardo Migliori