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di Mauro Caputi
La seconda giornata si chiude con un quartetto in vetta alla classifica: Juventus, Sampdoria, Genoa e Lazio sono a punteggio pieno. Ancora a zero la Roma, che fa compagnia a Chievo, Atalanta e Catania.
E’ la Juventus ad aprire la serata col big match nell’anticipo all’Olimpico contro la Roma. I giallorossi, già privi di molti titolari, schierano il terzo portiere Julio Sergio (che si farà apprezzare). La squadra di Ferrara ripropone un grande Diego, autore della doppietta che istrada la partita sui binari del successo. Al 25’ approfitta di un pasticcio di Cassetti e s’invola a beffare Julio Sergio; al 68’ si presenta in area, ubriaca Mexes e segna in diagonale. In mezzo c’è il pareggio di De Rossi al 35’ con un gran tiro dopo una punizione battuta a sorpresa (disattento Buffon) e molto altro: Amauri coglie il palo al 43’, Totti si fa ipnotizzare da Buffon al 45’ e Julio Cesar strappa applausi su Iaquinta e Amauri in apertura di ripresa. Dopo il nuovo vantaggio di Diego, Totti pareggia il conto dei pali (Buffon aveva battezzato fuori il tiro del capitano romanista). Poi, in pieno recupero, Felipe Melo avanza senza essere contrastato e piazza il colpo del 3-1.
A Genova un Cassano in grande spolvero regala la vetta ai blucerchiati. Ma il 3-1 all’Udinese si apre con il marchiano errore di Lukovic che cerca il retropassaggio di testa è trova Pazzini. E’ l’11’ e l’ex viola non si fa pregare. Nel recupero del primo tempo Cassano inventa un’apertura di tacco per Mannini ed è 2-0. Al 56’ Di Natale irrompe su un’incertezza di Gastaldello e spaventa Marassi (terzo gol e testa della classifica cannonieri per il bomber bianconero). Ci pensa il barese a scacciare la paura: all’83’ gran destro a giro da fuori area che non dà scampo ad Handanovic. Il portiere friulano si prende la rivincita alcuni minuti dopo respingendo un rigore del talento barese.
Addirittura spietato il Genoa, molto rimaneggiato, a Bergamo. Il gol-vittoria, siglato di testa da Moretti, arriva sull’unico corner dei rossoblù proprio al 45’. Amelia salva il risultato su Padoin, ma gli ospiti sfiorano il raddoppio in un paio di circostanze, dimostrando di meritare il successo. A completare il quartetto di testa c’è la Lazio che a Verona va sotto per il colpo di testa di Pellissier, servito su corner al 16’. Al 41’ Cruz si procura (trattenuta di Morero) e trasforma il penalty del pareggio. Lo stesso ‘jardinero’ irrompe al 53’ su una difettosa respinta di Sorrentino su azione personale di Zarate. La squadra di Ballardini stringe i denti dal 59’ quando Cribari si merita il secondo giallo abbracciando Pellissier lanciato a rete. Il Chievo va vicino al pari con Bentivoglio, che centra la traversa e non schioda l’1-2. I biancocelesti si salvano e possono pensare al big match di testa all’Olimpico contro la Juve alla ripresa del campionato dopo la sosta per la Nazionale.
Fiorentina-Palermo è decisa dal guizzo di Jovetic al 29’. Il montenegrino gira in rete trasformando in assist un tiraccio di Comotto e impreziosendo il bel primo tempo dei viola. Nella ripresa i rosanero ci provano dalla distanza, specie con Miccoli. Troppo poco, ma la Fiorentina ha il demerito di non riuscire a chiudere l’incontro. In altre circostanze potrebbe diventare un problema. Risolleva la testa il Napoli che supera il Livorno al San Paolo 3-1 ma soffre oltre il lecito. Gran primo tempo dei partenopei, con Quagliarella che apre le danze al 10’, con un tap in dopo la ribattuta di De Lucia su tiro di Campagnaro. Raddoppio al 36’ con una pregevole azione personale di Hamsik (saltata mezza difesa labronica). La ripresa si apre con Lucarelli che gela gli spalti segnando di testa dopo un salvataggio di De Sanctis sulla traversa. Il Livorno si avvicina più volte al pari, addirittura clamoroso il liscio di Danilevicius a porta spalancata. Pochi minuti dopo, all’83’, Quagliarella sigla il punto della tranquillità sfruttando un rimpalla su azione personale di Lavezzi.
Un autorevole Siena riscatta il passo falso contro il Milan e s’impone a Cagliari. Tutto nella ripresa con la doppietta di Calaiò (due imperiosi colpi di testa) al 52’ e al 71’. Il rigore di Jeda (mani di Ghezzal su tiro di Agostini) al 76’ potrebbe riaprire i giochi. All’89’ Reginaldo sigla l’1-3 definitivo (altro colpo di testa). Il Parma regola il Catania in una bella partita al Tardini. Il 2-1 porta la firma di Galloppa (pregevole destro a giro) al 14’; un minuto dopo gli etnei pareggiano con uno spettacolare tuffo di testa di Biagianti su cross di Mascara; gol vittoria di Paloschi al 2’ della ripresa (Andujar respinge corto su tiro di Lanzafame e favorisce la giovane punta). Fra gli emiliani c’è stato l’esordio di Bojinov, non ancora quello dell’ultimo arrivato, il campione del mondo Zaccardo.