Pasqua 2011


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'Siamo usciti dal profondo rosso, ma non dalla crisi'

Marco Venturi, presidente Confesercenti: consumi 'fiacchi', va meglio il settore dei viaggi c

Marco Venturi, presidente Confesercenti, intervistato da Televideo, rileva “un andamento fiacco dei consumi in generale, un po’ meglio il settore dei viaggi”.

Qual è il trend attuale economico degli italiani?
“C’è una situazione generale nel Paese stagnante, e la vendita degli alimentari è lo specchio immediato dell’andamento dell’economia del Paese. Siamo usciti dal profondo rosso ma non dalla crisi. Il calo complessivo non è solo dei dati macroeconomici ma anche dei consumi. Risaliamo ma siamo ancora ad un livello basso”.

La voce del turismo sembrerebbe quella più premiante…
“Ma la leva del turismo non è sfruttata a dovere: manca un portale, e abbiamo l’Iva più alta dei Paesi concorrenti (Francia, etc). Ci pare che non ci sia attenzione adeguata su questo. Di conseguenza, anche l’artigianato ne risente. Inoltre il mezzogiorno è separato, con la criminalità organizzata presente nei grandi appalti e la rete stradale obsoleta. Siamo scesi dal I° al VI° posto nella graduatoria mondiale come meta turistica”.

Com’è lo stato di salute delle piccole e medie imprese?
“C’è una disattenzione verso l’anima dell’economia italiana su cui, invece, si deve puntare…Sul piano più generale c’è bisogno di aumentare la crescita del Pil con azioni più incisive che consentano di accelerarla. Se i conti pubblici sono in sofferenza, occorre agire anche sugli sprechi”.

Come vede il futuro del commercio in Italia?
“L’energia, è la grande partita: se pensiamo anche in termini più complessivi vedremmo che, implementando le fonti alternative ci sarebbe un calo delle importazioni. Occorre creare un’ autonomia significativa per l’economia italiana. Servirebbe una politica estera comune agli altri Paesi membri della Comunità Europea e lavorare in forma congiunta. Ed una politica più incisiva per famiglie ed imprese”.

“Per lo scorso anno il rapporto Ismea ha verificato una riduzione degli acquisti di prima necessità da parte delle famiglie pari allo 0,6%” afferma Antonello Oliva, responsabile economico della Confesercenti, aggiungendo che “anche l’Istat rileva un calo di vendite nel commercio alimentare dello 0,3%. Ma il problema non è tanto quello dell’aumento dei prezzi, ma il clima d’incertezza in cui vivono gli italiani (allarmante il dato sulla disoccupazione) e il caro-carburante, con la relativa ricaduta sulle bollette nelle famiglie”.