Preso il compound simbolo del regime


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Libia, espugnata Bab al-Aziziya

Sulla cittadella sventola bandiera CNT compound_ribelli_296

Sventola il vessillo dei ribelli libici sul compound di Bab al-Aziziya (La splendida porta) a Tripoli. Dopo ore di violenti combattimenti gli insorti hanno espugnato la residenza-bunker del colonnello Muammar Gheddafi nella capitale. Costruito nella zona meridionale di Tripoli, Bab al-Aziziya e' considerato uno dei simboli del regime di Gheddafi, da oltre 40 anni al potere in Libia.

Il complesso e' una vera e propria cittadella che ospita al suo interno installazioni militari, abitazioni e la residenza dello stesso colonnello e dei suoi familiari. In pochissimi hanno finora avuto accesso al compound, che rimane avvolto nel mistero. Alcuni sostengono, infatti, che nell'area ci sarebbero anche dei tunnel sotterranei dai quali in queste ore convulse, con gli insorti vicini alla presa di Tripoli, sarebbe fuggito lo stesso colonnello.

Il compound, costruito su un'area di oltre sei chilometri quadrati, si trova in una zona strategica, a nord dell'autostrada che porta all'aeroporto internazionale. Al centro di Bab al-Aziziya spicca il palazzo dove Gheddafi abito' fino al 1986, quando gli Stati Uniti, su ordine dell'allora presidente Ronald Reagan, bombardarono la Libia come rappresaglia a un attentato in una discoteca di Berlino organizzato, si sospetta, dagli agenti di Gheddafi. In quell'occasione, il rais rimase ferito, mentre mori' la sua figlia adottiva Hanna, di 15 mesi.

L'edificio colpito non fu mai ricostruito per volere dello stesso colonnello che lo fece ribattezzare 'Casa della resistenza'. Dopo l'attacco del 1986, Bab al-Aziziya venne spesso usata da Gheddafi per la propaganda del regime e come sfondo per i suoi attacchi all'Occidente. Davanti al palazzo e' stato anche realizzato un monumento in memoria dei fatti di 25 anni fa che mostra un pugno dorato che si chiude stritolando un caccia americano.

All'interno dell'immenso compound, in una zona verdeggiante, dove si incontrano cammelli al pascolo, si trova inoltre la celebre tenda beduina di Gheddafi, usata dal colonnello in tutte le sue visite ufficiali all'estero, arredata in stile arabo con divani, tappeti, cuscini sparsi ovunque, tavolini intarsiati e servizi da te' in ottone. Ma il 'cuore' di Bab al-Aziziya rimane comunque top-secret. Ci sarebbe un'ala nascosta infatti presidiata dalle guardie scelte di Gheddafi, alla quale in pochi hanno avuto accesso.

Il sito e' stato piu' volte colpito nel corso dei raid della Nato su Tripoli negli ultimi mesi, decisi dalla comunita' internazionale dopo che a febbraio il regime aveva represso nel sangue la rivolta degli abitanti di Bengasi. Nelle scorse settimane si sono ulteriormente intensificati i raid della Nato contro Bab al-Aziziya, proprio perche' il compound ospita le residenze di alcuni gerarchi del regime nonche' importanti installazioni militari.

Risale al 20 marzo il primo bombardamento di Bab al-Aziziya dopo l'inizio delle operazioni della Nato contro il regime di Tripoli.

Un secondo raid, previsto per il giorno successivo, era stato cancellato a causa della presenza di numerosi civili filogovernativi, che si erano riuniti intorno alla base per evitare i bombardamenti dell'alleanza atlantica.

I caccia non hanno risparmiato Bab al-Aziziya neanche in queste ore decisive per la caduta di Tripoli. Numerose bombe sono cadute sulla residenza-bunker del colonnello, intorno alla quale infuriano i combattimenti per il controllo della capitale.