Fabio Massa il 5 agosto a Termoli


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Il regista giovane che parla con i giovani

Dopo il successo di 'Linea di Konfine'

di Maurizio Righetti

Da giovane attore a precoce regista il passo può essere breve. E sopportabile, visto che qualcuno il primo stadio lo ha anche saltato. Nel caso di Fabio Massa, classe 1984, l'esito è stato lusinghiero, secondo gran parte della critica.

Lui è di Castellamare di Stabia, nel cuore di una zona che per il cinema non è solo irripetibile e ricchissimo soggetto naturale, ma ha dato i natali a fenomenali attori, registi, produttori (e altre figure indispensabili alla realizzazione e alla diffusione di film) che hanno fatto la storia -mondiale- della settima arte.

Diventare adulto, sta lì il primo vero confine da varcare
La sua prima pellicola da regista (nella quale è anche attore protagonista) è “Linea di Konfine”, dove la lettera “K” in luogo della “C” non sta ad indicare, come nell’iconografia alfabetica post-sessantottesca, l’eccesso di violenza di chi “pikkia” (in genere, la polizia), ma rimarca un distacco spesso doloroso, sempre inevitabile e pieno di significati esistenziali: il passaggio dalla vita adolescenziale alle responsabilità dell’adulto.

A Termoli colloquio con i giovani, da “collega”. Poi il tour
Del film, prodotto nel 2010 da Video Editing - Pragma Produzioni - Arturo Entertainment e già proposto con successo in varie rassegne, Fabio Massa parla ai giovani, da “collega”. Il 5 agosto lo farà in Molise, a Termoli, al lido "La Risacca", dove incontrerà i ragazzi che nei mesi scorsi hanno avuto modo di vedere e apprezzare l’opera. Una maniera intelligente di diffondere la cultura, parlare di temi sociali, avvicinare le persone al senso più pregnante e popolare della cinematografia. A Termoli verrà ambientato anche il nuovo film di Fabio Massa, “Il sole sopra le nuvole”. Linea di Konfine è praticamente “in tour”. Il 19 agosto verrà proiettato alla Mostra internazionale del cinema indipendente di Celle Ligure, il 3 settembre partecipa alla finale dell’ Artelesia Film Festival, rassegna internazionale che si svolge a Benevento, il 14 settembre sarà proposto a “Seconda Visione”, festival del cinema italiano di Cava de’ Tirreni

Fabio è il protagonista del film (Christian). Un cast di grande livello
“… Ero proprio li sulla soglia di un importante fase della vita, dovevo scegliere che fare: restare un adolescente spensierato oppure... fare un passo avanti… superare il confine!”. Il film comincia così, con le parole del protagonista Christian, interpretato proprio da Fabio Massa. Al suo fianco, sul set della commedia, interamente girata a Napoli, Patrizia Pellegrino, Gaetano Amato, Paolo Russo, Martina Liberti, con la partecipazione amichevole di Lucio Ciotola, Gianluca Cuomo, Vincenzo Merolla, Elena Pierino e quella straordinaria di Marina Suma e Patrizio Rispo. Oltre all’esordio alla regia del giovane attore stabiese, c’è anche quello alla distribuzione della Francesco Russo Communications.

La trama
Christian è un adolescente che fin dall’inizio si troverà ad affrontare un problema che lo costringerà a maturare e a prendere decisioni difficili anche per un adulto. La sua vita familiare è molto incerta e squilibrata: l’amatissimo padre naturale è morto e la madre convive con un uomo senza scrupoli che spesso abusa di lei. A completare il quadro familiare c’è Flavio, anima bianca di una famiglia sfortunata. La storia ha inizio quando Christian, tornando a casa, capisce dall’atteggiamento del bimbo che c’è qualcosa che non va.

Davanti a lui si apre il sipario di un ennesimo abuso: il suo patrigno inveisce violentemente contro la madre. Il ragazzo interviene, ma ad evitare il peggio è un’amica della donna, assistente sociale, che bussa alla porta. Tutto questo porta l’uomo a fermarsi ed abbandonare la casa, non prima, però, di aver intimorito i familiari con la promessa di un suo ritorno. Da questo momento la vita di Christian cambia: ora è l’uomo di casa, dovrà essere lui in futuro a difendere la propria famiglia. Un punto di svolta che non si rivela immediatamente allo spettatore: ci sono gli amici di Christian, il divertimento e i suoi sogni. Ma c’è anche la falsa tranquillità ostentata dalla madre, l’acquisto di un’arma e diversi “lati oscuri” che spingono a momenti di riflessione più profondi, fino a quando, inesorabilmente, Christian si troverà a decidere di superare o meno quella “linea” tracciata nell’esistenza di tutti.

Un libro ha anticipato l’uscita del film
“L’idea di Linea di Konfine nasce nel lontano 2001 – spiega Massa –, quando un gruppo di ragazzi, al terzo anno di liceo, decide di avventurarsi nel progetto di un cortometraggio. Quel corto non è mai stato completato e dopo molti anni e abbastanza esperienze professionali alle spalle ho deciso di trasformare quella oramai sterile storia sul mondo della scuola in qualcosa di più profondo”.

Il film è stato anticipato dall’uscita del libro edito da “La Mongolfiera Editrice” nell’aprile del 2009. “Più che regista – continua Fabio – mi definirei un trasformatore di scene, che hanno sede nel mio cervello, in realtà. La regia è tutt’altra cosa: tecnica, studio, esperienza, istinto. Forse io ho solo quest’ultima qualità. Il titolo scelto, Linea di Konfine, ha diverse interpretazioni e motivazioni: quella superficiale è uno striscione ideato da Michele e company per far sentire la propria voce durante lo sciopero; il motivo più profondo è invece la stessa chiave di lettura del film: passare dall’adolescenza alla maturità, varcare la soglia della spensieratezza per iniziare a vedere la vita in tutte le sue sfaccettature, anche in maniera più responsabile e da adulto”.

Ma che tipo di cinema è quello di Linea di Konfine?
“Non è da prendere per forza in considerazione e non mira a debellare quello che c’è. E’ solamente un esempio di chi ha voglia di raccontare ad ogni costo un proprio modo di vedere le cose”.

La carriera di Fabio Massa
Inizia a teatro nel 2001, con la partecipazione – come co-protagonista – alla pièce “Peer Gynt” diretta da Riccardo De Luca. Con gli anni, la sua attività si intensifica e si estende alla televisione ed al cinema. Sul piccolo schermo partecipa a Scul (2005) e ad alcune fiction molto seguite dal pubblico: Un posto al sole (2002-2003 e 2008), La squadra 4 (2003) e Amori & Passioni (2008).

Per il grande schermo lo troviamo in Rosa Funzeca (2002) di Aurelio Grimaldi, Film D. di Cristiano Ceriello, Io non ci casco (2008) di Pasquale Falcone. Nel 2009 arrivano ben quattro produzioni: Il fotografo di Carmine Girolamo; La giungla di ghiaccio di Enrico Bencivegna; Eterno sera di Barbara Prudente; Linea di Konfine, di cui è anche il regista, che esce nel 2010.