Dopo 30 anni al potere, dopo le dimissioni in seguito a 18 giorni di proteste antigovernative e mesi di arresti nell'ospedale di Sharm el-Sheikh, per l'anziano Hosni Mubarak si avvicina il momento del giudizio.
Al Cairo inizia il processo a carico del leader egiziano politicamente più longevo, dai tempi del reggente Muhammad Ali (XVIII secolo), accusato di corruzione e dell'uccisione di oltre 850 manifestanti durante le proteste antigovernative di gennaio e febbraio.
Salito al potere nell'ottobre del 1981, dopo l'assassinio del presidente Anwar Sadat (il 6 ottobre), nel settembre del 2005, all'età' di 77 anni, Mubarak si era ricandidato per il quinto mandato presidenziale consecutivo.
La sua vittoria - alla guida di un Paese con il 40% dei cittadini che vive con due dollari o meno al giorno - era apparsa da subito scontata: aveva conquistato l'88% dei voti. Le dimissioni sono arrivate l'11 febbraio scorso, dopo le proteste esplose sulla scia della rivolta contro Ben Ali in Tunisia.
Subito l'ex presidente, dal 1978 fino alle dimissioni ai vertici del Partito nazional democratico (sciolto dopo la caduta di Mubarak), si e' rifugiato a Sharm el-Sheikh.
Iniziati gli interrogatori per chiarire il suo ruolo nell'uccisione di centinaia di persone durante le proteste, le condizioni di salute dell'83enne Mubarak sono iniziate a peggiorare e l'ex rais è stato trasferito nell'ospedale della località sul Mar Rosso, dove è da allora agli arresti.