Cosa vogliono imprese, banche e sindacati


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Crisi, le richieste delle parti sociali

Non solo rigore, ora sviluppo; riforma fisco; allarme lavoro euro_banconote_moneta_soldi_296

La lettera di convocazione del governo alle parti sociali, per l'incontro di giovedì prossimo a Palazzo Chigi, sintetizza in tre concetti i temi imposti da una lunga crisi economica e dal nuovo allarme mercati, quindi il fronte del pressing di imprese, banche, sindacati. Si apre un confronto, preannuncia il governo, per definire misure ''per la stabilità, la crescita, la coesione sociale''.

LE PARTI SOCIALI. BENE IL RIGORE, ORA ANCHE LA CRESCITA Le parti sociali hanno riconosciuto più volte al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, il merito di aver mantenuto ferma la barra del rigore, quindi la stabilità dei conti pubblici. Ma hanno chiesto con forza, ripetutamente, che vengano messe in campo anche misure per sostenere lo sviluppo e per affrontare le emergenze sociali a partire dall'allarme lavoro. Insieme, tutte le sigle (da Confindustria alle piccole imprese ed alle associazioni del commercio, dalle banche alle coop, con i sindacati), mercoledi' hanno invocato ''discontinuità'', chiesto ''un patto per la crescita''.

CONFINDUSTRIA: ORA SVILUPPO. RIFORME A PARTIRE DAL FISCO Da mesi la leader degli industriali Emma Marcegaglia sottolinea che il Paese soffre di una crescita bassa, troppo lenta, come confermano le stime degli economisti di viale dell'Astronomia che prevedono un Pil 2011 sotto l'1%. Da qui un pressante invito a considerare la crescita ''il primo obiettivo, la priorità su cui lavorare'', mettendo in campo misure di sostegno allo sviluppo. Subito le riforme strutturali, a partire dal fisco. Poi anche liberalizzazioni, semplificazioni, infrastrutture.

LE BANCHE, ORA MISURE EFFICACI. RIDARE FIDUCIA AI MERCATI. Il fronte dei banchieri chiede ''misure efficaci'' subito, una ''grande assunzione di responsabilita' da parte di tutti''. Anche per le banche la riforma fiscale e' tra le priorita'. Oggi, poi, sono le più colpite dall'attacco all'Italia sui mercati finanziari, quindi in prima linea anche nel chiedere, un immediato recupero di credibilità agli occhi dei mercati finanziari.

SINDACATI, ALLARME LAVORO. CGIL, RIVEDERE LA MANOVRA. Sul fronte sindacale la priorità è l'allarme occupazione, con l'emorragia di posti di lavoro che rallenta ma non si ferma. Troppe le crisi industriali aperte, ha avvertito nei giorni scorsi la Cgil, preannunciando il rischio di un settembre di tensioni. Il sindacato di Corso Italia ha poi una posizione piu' netta sul fronte della manovra economica, che ''scaricherà sul lavoro e sulle famiglie'', ha detto la leader della Cgil Susanna Camusso, il peso di ''tagli su sanità, lavoro pubblico, pensioni e sulla condizione di lavoro e che ne fanno una consistente operazione di aumento delle tasse e delle imposizioni''.