Sono 6 i punti da sapere, ricorda Cittadinanzattiva, per tutelare i propri diritti:
1 - il medico dovrà apporre sulla ricetta relativa alla prescrizione richiesta, o ritenuta necessaria, la lettera indicante il codice di priorità assegnato: U se si tratta di una prestazione urgente (da eseguire, cioè, nel più breve tempo possibile e, comunque entro 72 ore); B se si tratta di una prestazione da eseguire a breve: entro 10 giorni; D se si far riferimento ad una prestazione differibile, da eseguire, cioè, entro 30 giorni se si tratta di visite specialistiche ed entro 60 giorni se si tratta di accertamenti diagnostici; P se è una prestazione programmata.
2 - Nel redigere la ricetta il medico è tenuto a specificare la modalità della prestazione: prima visita specialistica o primo esame diagnostico, oppure prestazione di controllo.
3 - I tempi massimi di attesa, purtroppo, saranno rispettati soltanto per le prime visite ed i primi esami diagnostici indicati nel Piano di Governo. Sono inoltre escluse dal Piano le prestazioni di controllo e quelle di prevenzione (screening).
4 - Le prestazioni che rientrano nel Piano di Contenimento dovranno essere garantite, secondo i tempi stabiliti, al 90 % degli utenti che ne fanno richiesta.
5 - Quando la lista d'attesa è molto lunga e non è possibile effettuare una prestazione entro i tempi massimi stabiliti, previo consenso della propria ASL di riferimento, il cittadino potrà usufruire della prestazione in regime intramoenia versando soltanto la quota del ticket (se dovuta).
6 - Gli elenchi con le 58 prestazioni e le modalità di accesso alle prenotazioni dovranno essere disponibili: sui Siti delle Regioni e delle ASL e delle aziende ospedaliere presso gli Uffici di Relazione con il Pubblico (URP) nelle Carte dei Servizi delle aziende sanitarie.