Già decine di migliaia di morti


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Somalia, allarme carestia: servono 120 milioni di dollari

Circa 350 mila le persone colpite dalla fame, nella più grave crisi alimentare in Africa degli ultimi venti anni s

L'Onu ha dichiarato ufficialmente lo stato di carestia in due regioni del sud della Somalia. Sono circa 350 mila le persone colpite dalla fame, ''nella piu' grave crisi alimentare in Africa degli ultimi venti anni''. ''Le Nazioni Unite hanno dichiarato oggi lo stato di carestia in due regioni del sud della Somalia: il sud di Bakool e il Basso Shabelle'', hanno affermato nell'ufficio di coordinamento degli Affari umanitari dell'Onu in Somalia.''Se non interveniamo subito, la carestia si estendera' a tutte le otto regioni del Sud della Somalia nei prossimi due mesi - ha detto il coordinatore dell'ufficio dell'Onu, Mark Bowden - a causa dei raccolti andati a male e della comparsa di malattie infettive''. Secondo le stime dell'Onu, oltre la meta' della popolazione somala - 3,7 milioni di abitanti, dei quali 2,8 vivono appunto nel sud del Paese - si trova gia' in una situazione di emergenza alimentare. La carestia viene dichiarata quando almeno il 20% delle famiglie e' esposta a carenza di cibo molto forte, quando il tasso della malnutrizione supera il 30% e quando il tasso di mortalita' arriva a due decessi (nel caso di adulti, 4 se le vittime della fame sono invece bambini) al giorno su 10 mila abitanti. La situazione somala e' peggiorata anche dalla circostanza che le regioni colpite attualmente dalla carestia sono controllate da gruppi armati di islamici, gli affiliati di Al Shabab e Al Qaida, che hanno bandito nel 2009 ogni aiuto proveniente da paesi stranieri. Solo recentemente il veto e' stato rivisto, ed il territorio e' stato reso accessibile, sia pur con delle limitazioni: ''A causa di un conflitto in corso e' estremamente difficile per le agenzia umanitarie lavorare e accedere alle comunita' del sud del paese'', hanno spiegato nella sede locale dell'Onu. Proprio la situazione di conflitto permanente ha indotto inoltre migliaia di somali a fuggire (166 mila secondo fonti della Bbc) verso l'Etiopia e il Kenia, dove a Daab, ad esempio, nel piu' grande complesso di campi profughi del mondo, gia' sovraffollato, affluiscono oltre 1000 persone al giorno Secondo la Nazioni Unite, oltre 10 milioni di persone, nella regione del Corno d'Africa, stanno affrontando le conseguenze di uno dei periodi peggiori di siccita' degli ultimi decenni.

La carestia in Somalia ha gia' ucciso decine di migliaia di persone, negli ultimi mesi, e la situazione potrebbe diventare anche peggiore se non si interviene con urgenza. Lo dice la Fao in un comunicato, in seguito alla dichiarazione ufficiale dell'Onu dello stato di carestia in due regioni del Sud della Somalia. La Fao rivolge un appello affinche' siano stanziati 120 milioni di dollari per reagire alla siccita' nel Corno d'Africa e provvedere a misure emergenziali di assistenza all'agricoltura. ''Centinaia di persone stanno morendo ogni giorno, e se non agiamo molti altri periranno'', dice il direttore generale della Fao Jaques Diouf nella nota. ''Noi dobbiamo evitare una tragedia di vaste proporzioni. E oltre all'assistenza alimentare di cui c'e' bisogno adesso, dobbiamo anche aumentare gli investimenti - continua - per interventi immediati e di medio termine, per aiutare gli agricoltori e le loro famiglie, a proteggere le loro attivita' e continuare a produrre cibo''. Secondo il rapporto pubblicato oggi dagli analisti della Fao per la Somalia, e dal sistema di 'Early warning' sulle emergenze alimentari, che ha dichiarato lo stato di carestia nelle due regioni del Bakool e del Basso Shabelle, in un mese o due l'emergenza potrebbe estendersi a tutto il sud della Somalia. Il numero dei somali che ha bisogno di assistenza umanitaria e' salito da 2,4 milioni a 3,7 milioni negli ultimi sei mesi, secondo i dati Fao. E oltre 12 milioni di persone nel Corno d'Africa hanno bisogno di assistenza. Un appello per un sostegno immediato agli agricoltori arriva da Luca Alinovi, responsabile della unita' della Fao in Somalia, che sottolinea il bisogno di ''semi, macchinari, accesso all'acqua'', di ''foraggio'' per gli animali, e ''trattamenti di emergenza per evitare un'ulteriore estensione della crisi'' altre vittime della carestia. La crisi del Corno d'Africa riguarda anche il nord del Kenia, regioni del sud dell'Etiopia, Gibuti, la regione di Karamoja e l'Uganda, dove ampie aree sono classificate in condizioni di ''emergenza umanitaria''. I 120 milioni di dollari sollecitati dalla Fao includono infatti 70 milioni destinati alla Somalia, 50 per Etiopia, Kenia, Gibuti e Uganda. In questo scenario, continua la nota, ''e' importante non dimenticare la crisi del Sud e del Sud Sudan, per la quale la Fao ha chiesto 37 milioni di dollari''. ''In questo momento 7,9 milioni di persone hanno bisogno urgente di assistenza'', ha detto il coordinatore per le emergenze dell'Africa orientale, Rod Charters.