36 ore per fare il giro del mondo in aereo e due mila microbi differenti che ci accompagnano in questa nostra vita: ce li portiamo dietro? Quanti, quali, come? Dopo essersi muniti del modello e111 da ritirare presso la asl, mettiamo in valigia anche la sicurezza. Un’informazione corretta, un’educazione alla prevenzione e una sollecitazione ai controlli, sono gli argomenti trattati nella prima serata di Capalbio Salute: Malattie senza frontiere. I rischi del piacere – ideato e condotto dalla giornalista Rai, inviata del Tg3, Isabella Mezza in collaborazione con l’I.N.M.I. “L. Spallanzani” di Roma e il Comune di Capalbio.
Avventurandosi nel viaggio tra cibo e sesso i relatori hanno individuato le regole da “portare in valigia”: “cuocetelo, pelatelo e bollitelo”, per seguire un vecchio detto popolare ma sempre funzionale, è stato uno dei consigli chiave di tutti i relatori. Consigli apparentemente banali ma che vale la pena di tenere in considerazione soprattutto quando ci si avventura fuori porta. E se le “pandemie” sono spesso mediatiche – quelle che portano via un sacco di soldi ai contribuenti – è pur vero che semplici e utili consigli permettono di non tornare a casa con regali sgraditi: igiene degli alimenti (spesso nei cibi ci sono microorganismi dannosi per la nostra salute), lavare accuratamente le mani, non consumare pesce crudo (se non previa congelazione di almeno 24 ore), indossare abiti opportuni (calzini bianchi e camice a maniche lunghe; evitare abiti scuri che attirano le zanzare; indossare preferibilmente abiti tecnici oppure avere la cura di lavare e soprattutto stirare i vestiti per annientare i microbi che si annidano nei tessuti). E per le “scappatelle” indossare assolutamente il preservativo. A parlarne, nella serata di sabato 23 luglio, Giuseppe Ippolito, infettivologo e Direttore scientifico dell’INMi Spallanzani, Marco Gilmozzi, biologo marino, Pasquale Narciso, esperto in malattie tropicali e per finire la sessuologa e docente di psicologia all’Università la Sapienza di Roma con la quale ci si è addentrati nel mondo più intimo del viaggiatore… e non solo. Per lei un consiglio fra tutti e prima di tutto: in modo particolare per il rispetto della donna, l’uso del preservativo dovrebbe essere una regola che le madri dovrebbero insegnare alle proprie figlie.
E da quest’anno Capalbio ha il suo premio dedicato alla medicina – Capalbio Medicina – consegnato nella serata di ieri dal direttore generale dello Spallanzani Vitaliano de Salazar, al Prof. Giuseppe Visco per la sua opera meritoria in più di 30 anni di servizio spesi nella ricerca. Medico ricercatore e maestro, una vita dedicata ai malati e allo sviluppo dell’infettivologia.
In ogni caso, sesso o no, il 15% delle malattie che potremmo prendere nei paesi in via di sviluppo si potrebbe evitare; in generale un viaggiatore su due ha problemi durante il viaggio e uno su quattro ricorre a cure mediche: forse è il caso di parlarne! L’appuntamento è per questa sera, sempre a Piazza Magenta, con il gastroenterologo Lucio Capurso, la Biologa nutrizionista Anna Villarini, l’infettivologo Giuseppe Ippolito e l’immunologo Fernando Aiuti. Con loro verrà affrontato in maniera più approfondita il discorso delle malattie legate al cibo e della piaga di questi ultimi decenni: l’Aids.