Pronti per discutere la tesi, una in materia umanistica ed una in economia, due studenti hanno dovuto presentarsi invece davanti alla commissione disciplinare per vedersi sospendere dall'Università rispettivamente sei e nove mesi per plagio. Accade all' Università Cà Foscari di Venezia che per combattere la piaga del plagio ha adottato un software apposito con cui ha cominciato a setacciare gli elaborati degli studenti e, fatte le prime 25 verifiche, ha intercettato i due aspiranti dottori che avevano pescato dalla rete uno l'80% e l'altro il 90% dei rispettivi lavori.
Due casi che potrebbero allargarsi in futuro o quanto meno a servire da deterrente visto che dopo le prime "vittime" il sistema setaccerà sistematicamente il lavoro degli studenti tanto che ad ottobre dai 25 elaborati attuali, considerato un test sperimentale, si passerà ad una mole di 300 lavori. I controlli sulle tesi saranno fatti dai relatori stessi ma tutti gli studenti potranno farvi ricorso durante l'elaborazione del testo per verificare l'effettiva originalità di quanto prodotto. Contro il rischio plagio è stata realizzata anche una campagna informativa attraverso manifesti affissi in tutto l'Ateneo per mettere in guardia i laureandi e indicare loro come procedere per controllare la propria tesi. Il servizio è offerto anche ai docenti e anche per loro è gratuito.
Questa iniziativa di Cà Foscari - dicono all' Università - va nella direzione dettata dal Codice etico di Ateneo adottato all'interno del nuovo statuto approvato nello scorso mese di marzo. Ma è anche una misura in linea con una recente sentenza della Cassazione - rilevano a Cà Foscari - che ha denunciato i rischi del 'copia e incolla' dovuti allo sviluppo della rete che ha favorito indirettamente il fenomeno del plagio. Cà Foscari si è dunque attrezzata per prevenire forme e metodi impropri di stesura della tesi, sorvegliando che il risultato sia realmente quello di un lavoro personale basato su un uso corretto delle fonti. Per scongiurare il rischio per gli studenti di veder annullato il loro titolo di studio in caso di testi risultati copiati. Secondo Carlo Carraro, Rettore di Cà Foscari, "si tratta di una misura che vuole prima di tutto essere di servizio ai nostri studenti - sottolinea - per evitare che inciampino in scorciatoie che anche per la Cassazione possono mettere in dubbio il conseguimento del titolo di studio". "Quello del plagio è un tema sul quale prestiamo massima attenzione in ogni direzione - avverte - e il nuovo Statuto ci darà strumenti per contrastare in modo più efficace i comportamenti scorretti".