di Maurizio Righetti
Uno studio Censis-Ucsi rivelava alcuni giorni orsono l'accresciuto accesso ad internet per recepire informazioni da parte di strati sempre più ampi di popolazione, prevalentemente, ma non solo, giovanile. In generale. Nel campo specifico della sanità (più che in altri), un dato di assoluta rilevanza consiste invece nell'effetto sempre più diffuso dei progressi tecnologici sulle cure, sulle terapie, sui controlli, sulla rieducazione. In sostanza, su tutto il sistema e sui suoi singoli utenti.
La tecnologia in soccorso degli incontinenti
Comparti (e patologie) di particolare delicatezza, che spesso gli stessi pazienti nascondono, possono più di altri beneficiare di questi sviluppi. Come ad esempio le incontinenze urinaria e fecale. Per questo sono stati avviati due siti internet, curati da Medtronic Italia, che presentano e spiegano ai pazienti e ai loro caregiver quali sono le terapie oggi disponibili per curare l'incontinenza. Su www.terapiaincontinenza-urinaria.com e www.terapiaincontinenza-fecale.com sono molte e di facile consultazione le informazioni sull'argomento. Tanti anche i suggerimenti e i consigli pratici per gestire al meglio una condizione, quella dell'incontinenza, che ha un forte impatto sociale e psicologico. Tra le patologie pelviche, l'incontinenza urinaria, in progressiva crescita, interessa un vasto numero di pazienti. Basti pensare che la vescica iperattiva, ad esempio, una delle cause più comuni di incontinenza, colpisce in Europa circa 70 milioni di persone. I pazienti che soffrono di disfunzioni croniche vescicali devono affrontare ogni giorno una vera e propria battaglia. La loro vita risulta condizionata da pannolini assorbenti o auto-cateterismo, e talvolta rinunciano a uscire di casa e a svolgere una normale vita sociale.
Il dispositivo per la neurostimolazione sacrale
Quando le terapie conservative risultano inefficaci, l'approccio più innovativo per trattare le disfunzioni del pavimento pelvico che portano alla ritenzione fino all'incontinenza, è la neurostimolazione sacrale, tecnica che favorisce il controllo di questi disturbi mediante l'impianto di un semplice sistema che invia lievi impulsi elettrici, attraverso un piccolo elettrodo, ai nervi sacrali, quelli che controllano gli organi e la muscolatura pelvica. Il dispositivo, impiantabile nel tessuto sottocutaneo in anestesia locale, rappresenta ad oggi la soluzione tecnologica più all'avanguardia e negli studi clinici ha dimostrato di trattare efficacemente alcuni tipi di disturbi correlati al controllo della vescica in molti pazienti che non avevano ottenuto risultati o non tolleravano altri trattamenti riabilitativi o farmacologici.
L’incontinenza urinaria
Nonostante le diversità da persona a persona, andare al bagno fino ad otto volte al giorno ed una volta durante la notte è normale. L’assunzione di liquidi come tè, caffè e bevande alcoliche può però influenzare la frequenza. Una perdita di urina, che può variare da lieve a severa, viene definita “incontinenza urinaria”. Alcune persone, ad esempio, avvertono perdite molto contenute quando starnutiscono o tossiscono. Altri possono avvertire lo stimolo improvviso di urinare e la necessità di precipitarsi in bagno prima che si verifichi una perdita. Altri ancora possono essere affetti da forme più gravi e non avere alcun controllo della propria funzione vescicale. Per la maggior parte delle persone è una disfunzione gestibile, trattabile o curabile.
Chi ne è affetto?
Talvolta, i soggetti che hanno subito un qualsiasi tipo di trauma (probabilmente a seguito di un incidente o di un intervento chirurgico) e quelli costretti a convivere con una malattia cronica possono avere dei problemi d’incontinenza. Tuttavia, la maggior parte dei soggetti affetti da problemi di incontinenza o di controllo vescicale sono donne dopo la prima gravidanza, anziani e uomini soggetti ad ingrossamento della ghiandola prostatica. Nessuno sa con certezza quante persone siano affette da incontinenza urinaria. Solitamente, chi ne soffre non cerca alcuna consulenza medica per imbarazzo o semplicemente perché si rassegna a convivere con il problema. Alcune donne ritengono ad esempio che sia una conseguenza inevitabile del parto e che pertanto devono sopportarla. Altri pensano invece che sia un fenomeno comune in età avanzata. Invece non lo è. Non è nemmeno una conseguenza inevitabile del parto che, in quanto tale, deve essere sopportata.
Tipi di problemi di controllo vescicale
L'incontinenza da sforzo è la forma più comune di perdita. Di solito colpisce le donne subito dopo il parto o in menopausa. Tuttavia, può colpire anche gli uomini. È caratterizzata da lievi perdite quando si starnutisce, si ride, si tossisce, durante l’esercizio fisico o l’attività sessuale. Qualsiasi cosa che esercita pressione sull'addome può aumentare la pressione anche sui muscoli del pavimento pelvico che devono essere tesi per garantire la chiusura dell'apparato uro-genitale. Se questi muscoli sono deboli, non riescono a mantenere la tensione. Se la tensione viene meno, l'uretra si apre e può verificarsi la fuoriuscita di un po’ di urina. La vescica iperattiva (OAB) e l’incontinenza urinaria da urgenza (o incontinenza da urgenza allo stimolo) possono colpire numerosi soggetti per diverse cause. Si tratta di una contrazione involontaria (irrigidimento) della vescica che determina uno svuotamento parziale o completo. La vescica non deve essere necessariamente colma affinché ciò possa accadere. I soggetti colpiti possono avvertire l'esigenza di recarsi in bagno frequentemente, sia durante il giorno che durante le ore notturne, solo per espellere poche gocce di urina. I soggetti affetti da OAB possono essere “bagnati” (il che significa che hanno bisogno di recarsi frequentemente in bagno ed hanno qualche perdita) oppure “asciutti” (il che significa che non hanno alcuna perdita, ma solo l'esigenza di recarsi spesso in bagno).
L'incontinenza mista si verifica quando si avvertono i sintomi tipici di più tipi di incontinenza, solitamente da sforzo e da urgenza. Spesso, un insieme di sintomi può risultare più fastidioso di un altro. Per un trattamento completo, è importante descrivere al medico tutti i sintomi nei dettagli.
L'incontinenza da rigurgito si verifica quando la vescica si riempie oltre la sua capacità. Di solito, nei soggetti che ne sono affetti si manifesta un costante o frequente gocciolamento di piccole quantità di urina. Inoltre, questi soggetti non sono mai soddisfatti dello svuotamento della vescica. Talvolta, i sintomi sono simili all'incontinenza da sforzo o da urgenza. Ciò può verificarsi a causa di danni ai sistemi di comunicazione (i nervi) tra cervello e vescica oppure a causa di un'ostruzione (ad esempio nell'uretra) che determina un eccessivo riempimento che genera a sua volta un rigurgito ed una perdita di urina.
L'incontinenza funzionale si verifica quando non si riesce a trattenere l’urina per via di un problema non legato alla funzione vescicale. Ad esempio, nel caso di soggetti che non riescono a recarsi in bagno perché affetti da una malattia cronica o da disturbi motori. I soggetti affetti da incontinenza funzionale hanno spesso anche altri problemi di controllo vescicale che necessitano di trattamento.
Si parla di incontinenza riflessa quando si perde il controllo dei meccanismi della funzione vescicale. Ciò può derivare da una lesione (ad esempio della colonna vertebrale) oppure essere la conseguenza di un intervento chirurgico. Può anche manifestarsi senza cause evidenti. È caratterizzata da un costante gocciolamento o da una perdita totale di urina senza che il soggetto ne sia consapevole (si parla talvolta di “incontinenza inconsapevole”). L'incontinenza doppia si verifica quando un soggetto è affetto da incontinenza sia urinaria che fecale.
Cistite e infezioni del tratto urinario
Possono contrarre infezioni del tratto urinario o cistiti (causate da un'infezione batterica) sia uomini che donne. I sintomi della cistite si manifestano con un’esigenza frequente di recarsi in bagno, dolore, bruciore ed un cattivo odore molto marcato. Viene trattata con antibiotici e di solito migliora nel giro di alcune settimane. In alcuni casi può tuttavia essere di durata superiore, in presenza di batteri resistenti. La cistite interstiziale viene talvolta indicata con i termini “cistite non batterica” e “sindrome della vescica dolorosa”. È una disfunzione cronica (dura per anni) e le cause sono a tutt’oggi sconosciute. Dai test delle urine non risultano infezioni batteriche. I medici sono soliti definirla “idiopatica” (cioè senza cause specifiche).
La parete vescicale diviene irritata e infiammata. Si registra inoltre un'esigenza frequente di urinare. Può risultare estremamente dolorosa nell’area che circonda la vescica e l’addome, nell’area pelvica e nel perineo (l’area compresa tra ano e vagina). Gli uomini possono avvertire dolore nel pene e nello scroto. L'infiammazione della vescica può dar luogo alla formazione di tessuto cicatriziale, ad una ridotta capacità vescicale ed a lievi emorragie.
Ritenzione
La ritenzione urinaria può essere acuta (improvvisa) o cronica (continua o ricorrente). Come il nome suggerisce, l'urina viene trattenuta nella vescica. La ritenzione acuta è caratterizzata da un’estrema difficoltà ad urinare. L’accumulo di urina nella vescica dà origine ad un dolore intenso. In caso di ritenzione cronica (solitamente indolore) può essere espulsa una piccola quantità di urina ma la vescica non si svuota completamente. La ritenzione può verificarsi a causa di un'ostruzione (come un calcolo nella vescica), danni nervosi o, negli uomini, a causa dell’ingrossamento della ghiandola prostatica.
Le difficoltà “sociali”
I problemi di controllo della vescica possono essere molto provanti: queste condizioni interferiscono con la vita e possono rendere semplici attività giornaliere una sfida e la vita sociale molto difficile. La maggior parte delle persone si sente a disagio a parlare dei problemi di controllo della vescica con i propri amici, i propri familiari ed il proprio medico. L'incontinenza è un argomento tabù che tuttavia interessa milioni di persone. Ma esistono numerose possibilità di trattamento o di gestione.
I dati dell’Oms
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha reso noto che nel mondo vi sono oltre 200 milioni di persone affette da problemi di controllo vescicale. L’OMS ha inoltre dichiarato che l'incontinenza è una patologia in gran parte evitabile e trattabile e che "non è sicuramente una conseguenza inevitabile dell’invecchiamento, aggiungendo che “la reazione più frequente da parte dei pazienti quando viene loro diagnosticato un controllo vescicale insufficiente non è né di paura né di incredulità ma di sollievo."
Trattamenti
I soggetti affetti da problemi di controllo vescicale possono sottoporsi a svariati metodi di cura. Sarà lo specialista a valutare le condizioni ed a consigliare il trattamento e le opzioni terapeutiche più adeguate.
La dieta, l’esercizio fisico e la terapia comportamentale
Alcuni ritengono che siano la dieta ed i tipi di liquidi assunti ad influenzare le loro abitudini evacuatorie. In tal caso, è consigliabile consultarsi con un dietologo sui fattori che influenzano con tutta probabilità quelle abitudini.
Chi è affetto da incontinenza da sforzo, di norma dovrebbe iniziare con alcuni esercizi. Così facendo, potrebbe localizzare e rafforzare i muscoli del pavimento pelvico che controllano l'apertura e la chiusura dell’uretra. Il biofeedback è una tecnica che consente di misurare le contrazioni muscolari mentre si eseguono esercizi fisici. Talvolta si ricorre ad una lieve elettrostimolazione per integrare e migliorare questi esercizi. La terapia comportamentale può aiutare ad attenuare i problemi di capacità vescicale. Vi sono tecniche che possono aiutare ad aumentare la capacità ed a prolungare l’attesa.
Farmaci
Alcuni farmaci possono contribuire al sollievo da determinati sintomi ed aumentare il tono muscolare. È probabile che verranno prescritti ad integrazione delle altre opzioni di trattamento. Tuttavia, non vengono normalmente indicati come prima scelta per l’incontinenza da sforzo.
Nervi sacrali
L’elettrostimolazione dei nervi che attraversano la zona lombare può aiutare a controllare le risposte, i riflessi e la sensibilità muscolare. E’ chiamata Neuromodulazione sacrale ed è efficace anche per l’incontinenza doppia e la ritenzione urinaria.
Chirurgia
Per chi ne ha bisogno, c’è anche la possibilità di sottoporsi ad un intervento chirurgico. È il caso, ad esempio, di quei soggetti per i quali le terapie sperimentate non hanno sortito alcun effetto o sono state mal sopportate. Un’operazione chirurgica può anche correggere o alleviare i danni muscolari o i prolassi nelle strutture o negli organi dell’area pelvica e vescicale. Dovrebbe essere il medico di base a fornire maggiori informazioni sugli interventi chirurgici possibili.
Ausili per incontinenti
In commercio vi sono molti prodotti antincontinenza. Negli ultimi anni, il design ed i materiali impiegati, oltre alla scelta ed alle prestazioni dei prodotti, sono notevolmente migliorati. Questi prodotti aiutano nella cura della pelle, nella gestione delle perdite e negli altri aspetti del trattamento Che cos'è l'incontinenza fecale?
Ognuno di noi è diverso dagli altri. Alcune persone vanno di corpo ogni due o tre giorni, altre con meno frequenza, mentre altre ancora sono regolari come un orologio e fanno i propri bisogni ogni giorno dopo aver fatto colazione. Se si va di corpo meno di tre volte alla settimana, si potrebbe trattare di stitichezza. Se si superano le tre volte al giorno, potrebbe trattarsi di diarrea. In entrambi i casi, meglio dei rimedi “fai da te” andrebbe consultato il medico di base o un altro professionista sanitario di fiducia.
Alcuni aspetti sono da tenere in considerazione: in bagno si dovrebbe andare con un certa regolarità, non importa se tre volte alla settimana oppure ogni giorno; la struttura delle feci non deve essere né troppo dura né troppo molle; durante l’evacuazione, non devono essere avvertite sensazioni di fastidio, sforzo o dolore; occorre controllare che nelle feci non vi siano tracce di sangue. In caso di alterazioni, specie se repentine, occorre parlare con il medico o con un altro professionista sanitario di fiducia.
Si parla di incontinenza fecale nel caso di perdita di qualsiasi materiale proveniente dall'intestino o di perdita incontrollabile di gas (flatulenza), non causati da un singolo episodio o infezione, ma che risultano ripetuti o continui per un periodo di tempo prolungato. In alcuni soggetti, i sintomi si limitano a delle piccole macchie sporadiche sulla biancheria intima. Altri espellono una grande quantità di gas senza accorgersene. Altri ancora sono costretti a precipitarsi in bagno. Alcune persone chiedono innanzitutto dov’è il bagno quando escono. Questo fenomeno viene denominato “localizzazione dei servizi igienici”. Alcune persone necessitano di ausili per la continenza, come i pannoloni antincontinenza.
Chi ne è affetto?
Le donne che hanno avuto un parto vaginale, gli anziani (in una percentuale che arriva al 25% tra quelli che vivono presso strutture sanitarie) e le persone che hanno subito dei traumi come un incidente, un intervento chirurgico o un ictus sono i soggetti che possono essere affetti da incontinenza fecale.. Alcune patologie come il diabete o il morbo di Parkinson possono inoltre dar luogo a problemi intestinali, mentre i soggetti affetti da una malattia infiammatoria dell'intestino o da sindrome da intestino irritabile potrebbero essere costretti a precipitarsi in bagno o avere delle perdite.
Tipologie e sintomi
Di solito, si sente parlare di problemi intestinali soprattutto per due disturbi comuni: la stitichezza e la diarrea. Ma ci sono molte altre cause all'origine dei problemi intestinali. Dalla perdita di sensibilità alle occlusioni, i tipi di disturbi intestinali ed i sintomi sono vari.
Si parla di incontinenza da urgenza allo stimolo quando si avverte una sensazione di riempimento del retto e lo stimolo di evacuare e si è costretti a precipitarsi in bagno per arrivare in tempo. La flatulenza involontaria si verifica invece quando si avverte una sensazione di riempimento del retto, ma le vie sensitive non funzionano correttamente e non sono in grado di stabilire se si tratta di gas o di feci. L'incontinenza passiva si verifica in assenza dello stimolo di andare in bagno oppure in caso di mancata registrazione del messaggio da parte del cervello. In altre parole, il soggetto che ne è affetto non si rende conto che il retto è colmo e pronto all'evacuazione. Non avvertendo mai alcuna sensazione proveniente dall’ano, non è possibile controllare in modo consapevole i movimenti dell’intestino e le feci vengono espulse inconsapevolmente.
L'incontinenza anale e rettale si manifesta per l'incapacità di controllare il canale ano-rettale ed i muscoli sfinterici anali. I nervi presenti in queste aree aiutano il cervello a controllare il movimento e l'espulsione delle feci e del gas. Quando i nervi, la struttura del retto o i muscoli di queste aree specifiche sono danneggiati, possono verificarsi dei problemi di controllo e conseguenti perdite. Di solito, l'incontinenza da rigurgito viene causata da un'ostruzione nel colon provocata dalla stitichezza. L'ostruzione, causata da feci bloccate, blocca le altre feci. In tal caso, solo le feci liquide possono essere evacuate e l’espulsione si verifica sotto forma di perdita poiché è difficilmente controllabile.
I fattori che danno origine all’incontinenza fecale
Un soggetto può essere affetto da incontinenza di entità variabile per via di problemi strutturali del colon, dei muscoli o dei nervi. La disfunzione può manifestarsi sin dalla nascita, ad esempio nei casi in cui determinati organi o strutture non sono sufficientemente sviluppati in un neonato. Tuttavia, i problemi possono insorgere anche in una fase più avanzata, dopo un parto, un incidente o un intervento chirurgico. Alcune malattie o sindromi come il diabete, la spina bifida, l’ictus, l’epilessia ed il morbo di Parkinson possono influire sul controllo della continenza. Ma la maggior parte delle persone ha sentito parlare di problemi intestinali solo per due disfunzioni ricorrenti: la stitichezza e la diarrea.
La stitichezza: un sintomo e una causa
La stitichezza è una delle cause dell’incontinenza, ma può anche essere un indizio di qualcosa che non funziona correttamente. Può ad esempio essere la conseguenza di problemi di salute, come la sindrome da intestino irritabile, o di un periodo di stress. Si parla di stitichezza quando si incontrano difficoltà nell’evacuazione delle feci. Talvolta le feci possono accumularsi nel colon e seccarsi, indurire ed ammassarsi. Questa massa crea un'ostruzione nel colon. Nulla può superare l'ostruzione ad eccezione delle feci liquide. Questo tipo di evacuazione è difficile da controllare e dà luogo a perdite. Inoltre, quando il colon è ostruito, spesso ci si sforza nel tentativo di svuotarlo. Lo sforzo può causare lesioni ai muscoli ed al canale ano-rettale. Inoltre, sulla superficie del colon possono crearsi delle piccole lesioni o delle piaghe aperte. Tali conseguenze possono causare problemi di controllo intestinale.
Ognuno di noi è soggetto a stitichezza, alcuni in misura maggiore, altri in misura minore. Le probabilità aumentano con l'inattività e l'invecchiamento. Di solito passa. Se persiste e non viene trattata adeguatamente, può causare danni. Gli aspetti a cui occorre prestare attenzione sono: un mutamento delle abitudini evacuatorie ed una ridotta frequenza delle volte in cui ci si reca in bagno rispetto al normale; la tendenza a sforzarsi; un’evacuazione difficoltosa o feci a pallini; una sensazione di evacuazione non completa dell’intestino; una sensazione di gonfiore, crampi allo stomaco e nausea.
Diarrea: un sintomo e una causa
Anche la diarrea è sia un sintomo che una causa dell’incontinenza. Può essere cronica (continua o ricorrente) o acuta (improvvisa). All’origine della diarrea acuta possono esservi svariate cause, come un'infezione allo stomaco di natura batterica o virale o reazioni alimentari. Di solito passa nel giro di un paio settimane. La diarrea cronica è continua e può durare settimane. Può passare e poi ripresentarsi. Può essere causata da una malattia o da disturbi digestivi, come un colon irritato o malattie infiammatorie come il morbo di Crohn. I sintomi della diarrea sono: un'evacuazione indesiderata e frequente di feci liquide; dolori addominali, crampi e gonfiori; nausea e perdita di appetito. Talvolta è accompagnata da febbre o da tracce di sangue nelle feci. In questi casi, è necessario farsi visitare da un medico poiché la diarrea (sia acuta che cronica) può causare una perdita di liquidi nel corpo. I neonati, i bambini e gli anziani sono i soggetti più vulnerabili alla disidratazione.
Birra, attenti a non esagerare
A tutt'oggi, non tutte le cause dell'incontinenza fecale sono state appurate. Alla sua base possono esservi varie alterazioni, Che possono essere strutturali nel caso di danni nervosi o muscolari causati da un intervento chirurgico o da lesioni. Alcuni farmaci influiscono sul funzionamento dell’intestino. Inoltre, la mancanza di esercizio fisico, una dieta inadeguata ed il sovrappeso possono dar luogo a problemi. I continui spostamenti e un cambiamento delle abitudini incidono sul funzionamento dell'intestino e possono causare problemi temporanei. Anche un’assunzione insufficiente di liquidi può essere all’origine della stitichezza. Le bevande alcoliche, in modo particolare la birra, possono causare problemi all’intestino.
Malattie
I soggetti affetti da determinate malattie come il diabete, la spina bifida o da problemi neurologici come quelli causati dall’ictus, dal morbo di Alzheimer e dal morbo di Parkinson, possono necessitare di un supporto per il controllo della continenza.