Margherita con prodotti halal


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La pizza si converte all'Islam

L'Imam della moschea di Napoli Yasim 'assaggiatore' d'eccezione p

di Maurizio Righetti

Dopo l'ormai consolidato successo del kebab praticamente in tutto il nostro Paese, ma anche negli altri dell'Europa e dell'Occidente, spetta a Napoli l'onore di fare il primo passo inverso: rendere il prodotto gastronomico italiano più famoso e apprezzato nel mondo, la pizza, perfettamente consumabile dalle persone di religione musulmana.

Una mozzarella di bufala non contraria alla sharia
L’imam della moschea di Napoli, Yasim-Agostino Gentile, e il presidente dell’associazione culturale islamica “Zayd Ibn Thabit”, Abdallah Massimo Cozzolino, partecipano il 13 luglio a Vico Equense (ore 12, hotel Mary) ad un evento dal 'sapore' di integrazione culturale: la prima pizza a metro prodotta con ingredienti 'halal'. In questo gioiello della penisola sorrentina, nei cui forni è nata, la tradizionale pizza Margherita a metro si offre ai palati della comunità islamica, attraverso un ingrediente fondamentale per il celebre piatto campano, un tipo di mozzarella di bufala cosiddetta lecita (halal), non proibita dalla legge sacra (sharia) perché lavorata in un caseificio del casertano con procedure certificate dai sacerdoti di Allah.

Enzo e Mariano Savarese fautori dell'integrazione gastronomico-religiosa
L’idea di coniugare uno dei più prelibati piatti della tradizione sorrentina con alimenti rispettosi delle norme previste dal Corano è di Enzo e Mariano Savarese. “Non si tratta di una certificazione, che richiede una procedura ispettiva particolare, ma è un voler riconoscere a questa pizza la conformità con la nostra dottrina grazie all’uso di alimenti già certificati”, chiarisce Cozzolino. E aggiunge: “L’offerta di cibi leciti è in grande espansione in Italia. Un fenomeno che ha già conquistato l’Europa e che si sta affermando anche da noi . Per un musulmano che vive in Italia o che acquista prodotti stranieri nel suo Paese d’origine è fondamentale avere la certezza di poter consumare alimenti Halal, leciti. E questa pizza, pur non possedendo la certificazione commerciale Halal, sempre più diffuso in tutto il mondo, è preparata con ingredienti già certificati”.

La "pizza al metro" nacque a Vico Equense 80 anni fa
Savarese intende continuare lungo questa strada per conquistare soggetti vincolati all’osservanza di regole religiose: “Da noi la pizza al metro viene cucinata secondo la ricetta inventata 80 anni fa proprio a Vico Equense. E’ di forma allungata anziché rotonda, come la classica napoletana, ed è suddivisa in parti dedicate a gusti diversi. La parte lecita per i musulmani conterrà un tipo di mozzarella di bufala dop con certificazione Halal”. La caratteristica dei prodotti Halal non consiste nel gusto, che è identico a quello dei cibi normali, né è limitata all’assenza di certi alimenti proibiti dal Corano (maiale, alcol e derivati). L’elemento di distinzione è la procedura di lavorazione che prevede ad esempio l’uso di prodotti senza alcol per la pulizia della cucina e dei macchinari. Secondo l’imam Gentile “la creazione di una pizza al metro dedicata alla nostra comunità è un segnale di grande attenzione nei confronti delle minoranze religiose”.

GLOSSARIO
HALAL - termine che indica i cibi che un musulmano può mangiare secondo la legge sacra, la sharia. Significa

LECITO. La scelta di cibi leciti permette al fedele di beneficiare del valore rituale dell’atto di alimentarsi.

HARAM – vietato, termine che indica tutte le azioni proibite dalla Sharia, in particolare i cibi. L’obbedienza ai divieti fa parte degli atti di devozione.

CERTIFICAZIONE HALAL – Attestato che indica la conformità degli ingredienti e dei metodi di produzione di un prodotto ai requisiti richiesti dalla tradizione islamica. La certificazione halal sul prodotto serve al musulmano come garanzia che ha scelto prodotti leciti. Un marchio di identificazione necessario al musulmano che vive all’estero e dunque non è in grado di interpretare le etichette e avere la sicurezza che ciò che mangia sia conforme alla dottrina coranica. Serve poi al musulmano che nel suo Paese acquista prodotti stranieri. Ad esempio la mozzarella di bufala.

CONTAMINAZIONE CROCIATA – Caratteristica del procedimento produttivo nel quale pur non venendo lavorati ingredienti Halal si utilizzano strumenti o macchinari che siano stati in contatto con ingredienti haram. La contaminazione crociata rende Haram il prodotto anche se tutti gli ingredienti sono Halal.

CIBI LECITI – Secondo il Corano tutti i cibi sono Halal tranne carne di animali già morti prima della macellazione, sangue, carne di maiale, carne di animali macellati senza invocare Dio o oggetto di falsi sacrifici, vino e bevande inebrianti o intossicanti. Nell’elenco dei cibi proibiti compaiono tra l’altro animali acquatici che non hanno forma di pesce come molluschi, crostacei, gamberetti, aragoste e pesci senza squame (polipi).

Info Massimo Cozzolino 338 9665025 Enzo Savarese 339 1753750