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Rifiuti, crescono i costi

I conti della gestione servizi di igiene urbana spazzatura_296

Nel 2008, i rifiuti sono costati in media agli italiani 138,22 euro a persona, secondo il Rapporto Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), pubblicato su internet.

I grandi Comuni con più di 50 mila abitanti pagano di più, circa 158,43 euro pro capite, mentre i piccoli centri al di sotto dei 5 mila abitanti spendono mediamente 100,80 euro a persona. In media, sottolinea il Rapporto, la spesa per gestire i rifiuti urbani è cresciuta del 5,1% rispetto al 2007.

La ripartizione dei costi è la seguente: il 44,3% e' imputabile alla gestione dei rifiuti indifferenziati, il 20,2% alla gestione delle raccolte differenziate, il 14,8% allo spazzamento e lavaggio delle strade e la rimanente percentuale ai costi generali del servizio.

I costi medi di gestione per kg di rifiuto ammontano a 17,44 eurocentesimi/kg per la gestione dei rifiuti indifferenziati ed a 14,00 eurocentesimi/kg per la gestione della frazione differenziata, di poco superiori ai valori calcolati per il 2007, in cui ammontavano rispettivamente a 16,49 e 14,00 eurocentesimi/kg.

Nel 2010 il numero di Comuni che applicano la tariffa di igiene ambientale (TIA) e' pari a 1.203 (14,8% del totale). A livello nazionale, si e' passati dal 4,1% di popolazione interessata dal sistema tariffario, riferito all'anno 2000, a circa il 28,7% dell'anno 2010.

L'analisi economica condotta sui piani finanziari dei soli comuni che applicano la TIA, rileva che il costo totale medio pro capite nel 2009 è pari a 167,5 euro a persona, con un incremento del 4,5% rispetto al 2008.

Il costo totale medio pro capite per kg di rifiuto prodotto, nei comuni in regime di TIA, si attesta per l'anno 2009 a 26,6 eurocentesimi/kg, con un incremento rispetto al 2008 dell'1,9%.