Rapporto annuale dell'Inail


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Morti bianche, nel 2010 prima volta sotto mille

Lo scorso anno 980 casi, -6,9% del 2009 sicurezza_lavoro_296

Ancora in calo gli incidenti sul lavoro. Nel 2010, il numero dei decessi è sceso per la prima volta sotto la soglia dei mille: sono stati 980, registrando un calo del 6,9% rispetto ai 1.053 del 2009 e toccando un nuovo minimo storico dal dopoguerra (riferimento per le statistiche).

In diminuzione anche gli infortuni nel complesso: lo scorso anno sono stati 775 mila (775.374 per la precisione) in calo dell'1,9% rispetto ai 790.112 del 2009. I dati sono contenuti nel rapporto annuale dell'Inail, presentato alla Camera.

E' un fatto di ''straordinaria rilevanza'', commenta il presidente dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, Marco Fabio Sartori, che nella relazione evidenzia come ''solo 10 anni fa gli infortuni erano oltre 1 milione (1.030.000) e ben 1.452 i casi mortali''. Insieme al calo degli incidenti, Sartori rileva la nascita del 'Polo della salute e della sicurezza'.

''Due fatti di straordinaria rilevanza hanno caratterizzato, nel 2010, l'attività' dell'Inail'', spiega: ''Per la prima volta dal dopoguerra la soglia dei morti sul lavoro è scesa sotto i mille casi/anno e, dopo il calo record di infortuni del 2009, in parte dovuto agli effetti della difficile congiuntura economica, il 2010 ha registrato un'ulteriore contrazione di 15.000 denunce (per un totale di 775.000 complessive) a conferma del miglioramento ormai strutturale dell'andamento infortunistico in Italia. Solo dieci anni fa gli infortuni erano oltre 1 milione (1.030.000) e ben 1.452 i casi mortali!''.

L'altro, prosegue Sartori, è ''l'approvazione della legge 30 luglio 2010, n.122, con la conseguente incorporazione dell'Ispesl (Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro) e dell'Ipsema (Istituto di previdenza per il settore marittimo), ha finalmente permesso la nascita del 'Polo della salute e della sicurezza' e il concreto sviluppo di quel piano industriale, da noi fortemente voluto e condiviso con Governo e Parlamento, il cui obiettivo finale è la realizzazione effettiva della tutela integrata e globale del lavoratore''. Oggi, aggiunge, ''siamo nel pieno di un percorso, ambizioso e complesso''.