Presentato a Chicago un nuovo trattamento


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Cancro del polmone, si allunga la sopravvivenza

Sperimentazione diretta dall'oncoematologo italiano Cesare Gridelli g

di Maurizio Righetti

Durante il 47° Congresso dell’American Society of Clinical Oncology (Asco) di Chicago, una delle più importanti società scientifiche di settore, sono stati presentati per la prima volta i risultati del “Paramount”, lo studio di Fase III di Eli Lilly per la valutazione di pemetrexed nel trattamento di mantenimento, dopo una chemioterapia d'attacco con pemetrexed associato a cisplatino. Nei pazienti affetti dal più frequente cancro del polmone (il carcinoma polmonare non a piccole cellule – NSCLC - non squamoso), i dati dimostrano un miglioramento della sopravvivenza libera da progressione di malattia pari al 36% per i quelli trattati con pemetrexed rispetto al braccio con placebo.

Il farmaco consente di mantenere più a lungo il risultato ottenuto
Come spiega Cesare Gridelli Dir. Dip. Oncoematologia Moscati di Avellino, 'Principal Investigator' dello studio, “a sole 6 settimane dall’inizio del trattamento di mantenimento, i pazienti trattati con questo farmaco evidenziavano già un vantaggio in termini di controllo della malattia rispetto a quelli trattati con placebo (71.8% contro 59.6%)”. “Dallo studio Paramount della Eli Lilly – prosegue Gridelli - sono emersi dei nuovi dati sulla terapia di mantenimento per questi pazienti. E’ stato dimostrato come una terapia di mantenimento a base di pemetrexed da solo, dopo una terapia di induzione con pemetrexed più cisplatino, è in grado di migliorare la sopravvivenza libera da progressione di malattia (che è il tempo durante il quale la patologia non peggiora), nei pazienti affetti dalla forma più comune di carcinoma polmonare. Questo risultato conferma anche che per i pazienti con adenocarcinoma polmonare in fase avanzata, è importante iniziare con una prima linea di terapia a base di pemetrexed, un farmaco che consente poi di mantenere più a lungo il risultato ottenuto”.

Il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC)
Il carcinoma polmonare rappresenta la forma di cancro più diffusa a livello mondiale, ma anche quella maggiormente letale, provocando la morte di 1,3 milioni di persone ogni anno. Circa l’85 – 90 per cento di tutti i carcinomi polmonari sono NSCLC. Il fegato, le ossa e il cervello rappresentano bersagli potenziali per le cellule tumorali che entrano in circolo.