Roland Garros


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Francesca Schiavone sogna lo storico bis

'Cercherò di fare un grande match' s

Ha l'aria distesa e felice la 'leonessa di Parigi', pronta 12 mesi dopo a tornare sul campo centrale alla Porte d'Auteuil per tentare l'impresa mai riuscita prima a nessun italiano. Ancora una volta, sulla sua amata terra rossa. ''La terra e' un misto di tutto - dichiara - quindi devi essere bravo fisicamente, mentalmente e nella tattica. Non puoi giocare solo di potenza, perche' c'e' sempre il tempo per la difesa e il contrattacco''. Una lezione che la Schiavone ha dimostrato- nella semifinale vinta contro la francese Marion Bartoli- di aver capito alla perfezione, e che spera di poter ripetere con altrettanto successo oggi di fronte all'ostica avversaria cinese. Uno scontro in cui - tiene a sottolineare - non si sente favorita: ''La finale - dice - sara' un 50-50''.

La fame di vittoria, certo, e' tanta. ''Solo attraverso il gioco posso comunicare ed ottenere risultati, e ho una gran voglia di riprovare le sensazioni di un anno fa'', dichiara la 'leonessa' milanese. Che trova anche lo spirito per scherzare, con chi le fa notare che quella di domani sara' una finale insolitamente 'esperta', tra due giocatrici a cavallo della soglia dei 30 anni. ''Siamo come il vino buono, invecchiamo bene!'', risponde, aggiungendo che ''e' una buona cosa, non solo per il tennis, ma per le giovani che cominciano. Possono capire che una carriera non dura uno, due o tre anni, ma e' lunga, e bisogna migliorarsi ogni giorno''. Uno spirito positivo che ha contagiato chi le sta intorno, staff e amici: Francesca sta bene, dicono un po' tutti, e' in gran forma, forse la migliore della sua carriera. Lo sostiene la collega e amica Tathiana Garbin, che per due settimane e' stata la sparring partner degli allenamenti nel piccolo campo non lontano dagli stadi del Roland Garros. Lo conferma il responsabile tecnico della Federtennis Livio Barazzuti, che dice di averla vista ritrovare il suo miglior gioco nel vittorioso match di ieri contro la Bartoli. Un gioco che puo' dare molto fastidio a Li Na, giocatrice potente e determinata ma non sempre continua. Sara' un confronto duro, dicono dall'entourage di Francesca, ma assolutamente aperto. Una partita intensa, come quella dell'anno scorso che ha visto le due giocatrici battersi ad altissimo livello per entrambi i set, offrendo uno dei migliori spettacoli del torneo nonostante si fosse solo al terzo turno. Quel giorno fu la Schiavone a spuntarla, dando il via alla serie di vittorie che la porto' fino al trionfo, nella finale contro l'australiana Stosur. La speranza della 'leonessa' e dei suoi tifosi e' che la storia si ripeta.