Batterio killer


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Da mucca pazza ad aviaria, la paura nel piatto

Le emergenze a tavola, che creano preoccupazioni più o meno giustificate, si traducono in pesanti costi economici b

In principio fu mucca pazza, seguita da influenza aviaria, dalla recente suina (il virus A/H1N1) e dal recentissimo allarme su alghe e sushi seguito al disastro nucleare di Fukushima. Le emergenze a tavola, che creano preoccupazioni più o meno giustificate, si traducono in pesanti costi economici. E, secondo le ultime stime diffuse nel marzo scorso proprio a 10 anni dall'allarme mucca pazza, ammonta ad almeno 5 miliardi il bilancio dei costi provocati al sistema economico dalle emergenze a tavola.

Proprio la mucca pazza per dimensione e vastità è stata il primo e il più drammatico allarme affrontato in Italia, circa 10 anni fa. Secondo l'indagine Eurobarometro diffusa da Coldiretti, di fronte alla notizia che un prodotto alimentare non è sicuro ben il 13% degli italiani dichiara di escluderlo definitivamente dalla dieta, il 43% lo evita solo per un certo periodo di tempo, il 30% si preoccupa ma non cambia negli acquisti, il 12% ignora addirittura l'informazione, mentre gli altri non rispondono.

Si stimano inoltre pari a 2 miliardi le perdite subite dal sistema della produzione, trasformazione e commercio della carne solo a seguito dell'emergenza mucca pazza, principalmente per il crollo dei consumi, che - sottolinea la Coldiretti - si sono quasi dimezzati nel momento più acuto della crisi, per poi riprendersi molto lentamente, nonostante le misure di prevenzione adottate. E nonostante la fine dell'emergenza, le paure a tavola sono dure a morire. Sono passati 10 anni, i riflettori sono ormai spenti, eppure mucca pazza fa ancora tremare gli italiani. Un connazionale su due - il 54% per l'esattezza - ne ha ancora paura, memore dello spauracchio della prima e più drammatica emergenza alimentare che il Paese ricordi. Ad allarmare, di recente, sono state la contaminazione da diossina nelle uova e nei mangimi animali in Germania e l'eventuale presenza di sostanze tossiche negli alimenti come il pesce o le verdure dopo l'esplosione della centrale nucleare in Giappone.