L'inchiesta di Cremona scatena l'ennesima bufera sul calcio italiano, la cui storia è purtroppo segnata da grandi scandali.
1927: un dirigente del Torino confessò di aver organizzato una combine nel derby con la Juventus (complice il difensore bianconero Allemandi) per far vincere i granata e agevolare la loro vittoria finale del campionato. Lo scudetto vinto poi dal Toro fu revocato.
1980: calcioscommesse. Dopo la denuncia di due scommettitori, finiscono in carcere giocatori e dirigenti di serie A e B, accusati di truccare le partite in combutta col mondo delle scommesse clandestine. A livello penale furono poi tutti prosciolti ma la giustizia sportiva agi' con mano ferma: Lazio e Milan retrocessi in B, penalizzazioni a Bologna, Avellino, Perugia, Palermo e Taranto, squalifica a vita per il presidente del Milan Colombo e pesanti sanzioni per diversi giocatori tra cui Albertosi, Giordano, Manfredonia, Savoldi, Rossi e Damiani.
1986: calcioscommesse. Altra inchiesta legata a scommesse illegali su partite dei campionati professionistici 1984-85 e 1985-86. Penalizzazione per l'Udinese in A e per Lazio, Cagliari, Palermo e Triestina in B, escluso dai cadetti il Vicenza, retrocessione in C2 per il Perugia. Tra i soggetti puniti gli allenatori Ulivieri e Agroppi, i presidenti Maraschin e Rozzi e diversi calciatori del campionato di B.
2001: calcioscommesse. Inchiesta su Atalanta-Pistoiese, con i giocatori accusati di aver combinato un risultato di pareggio durante una cena per consentire scommesse pilotate in favore di amici e conoscenti. In primo grado la giustizia sportiva punisce alcuni calciatori come Zauri, Siviglia e Aglietti, in appello vengono tutti assolti.
2004: calcioscommesse. Nella bufera finiscono giocatori, dirigenti e allenatori tra Modena, Siena, Chievo, Sampdoria, Ancona, Pescara e Como. I canarini se la cavano con una penalizzazione, multe per Siena e Samp, squalifiche per Generoso Rossi, Marasco e Bettarini, prosciolto il Chievo.
2006: calciopoli. Da alcuni intercettazioni telefoniche emerge una rete di contatti illeciti tra dirigenti di club e del mondo federale e arbitrale, con 39 partite sotto inchiesta. La Juventus viene retrocessa in B, penalizzazioni per Fiorentina, Lazio, Milan, Reggina e Arezzo, tra i dirigenti vengono colpiti Moggi, Giraudo, Galliani e i fratelli Della Valle, ma vengono squalificati anche i designatori Bergamo e Pairetto e il vicepresidente Figc Mazzini.