Decisione ‘irreversibile’ del governo tedesco


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Germania, nucleare addio entro 2022

Già fermati 8 dei 17 reattori 296_centrale_nucleare

La Germania fermerà il suo ultimo reattore nucleare nel 2022, diventando la prima potenza industriale ad abbandonare l'energia atomica. Lo ha detto il ministro dell'Ambiente.

La stragrande maggioranza dei 17 reattori tedeschi non saranno più in servizio entro la fine del 2021, e gli ultimi tre, le opere più recenti, da fine 2022 al più tardi, ha dettagliato il ministro, Norbert Roettgen, che ha definito la decisione "irreversibile", come frutto delle trattative all'interno della coalizione di governo del Cancelliere Angela Merkel.

La Germania ha 17 reattori nucleari sul proprio territorio, di cui otto al momento non sono connessi alla rete elettrica. Questi otto siti non verranno riattivati, ha detto il ministro. Lo Stato tedesco deve ora trovare entro la fine del 2022 come coprire il 22% del suo fabbisogno di elettricità che è attualmente coperto da propri impianti atomici. Lo stop definitivo dei 17 reattori nucleari tedeschi entro il 2022 rappresenta quasi un ritorno ai primi anni 2000 quando al potere in Germania vi era una coalizione tra socialdemocratici e verdi.

Il cancelliere tedesco ha comunque approvato alla fine del 2010 una proroga di 12 anni in media dei reattori operanti nel Paese, andando contro il parere dell'opinione pubblica, causando un focolaio di sentimento anti-nucleare in Germania.

Ma di fronte alla catastrofe di Fukushima a marzo, Angela Merkel ha immediatamente arrestato i vecchi impianti e ha lanciato un dibattito sull'abbandono del nucleare, che dovrebbe essere sancito da una decisione formale in Consiglio dei Ministri il 6 giugno. Il 23 marzo il cancelliere aveva anche detto: tanto prima usciremo dall'energia atomica, meglio sarà".