Rapporto della Corte dei Conti


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Con la crisi persi 160 mld

‘Impossibile riduzione pressione fiscale’ euro_banconote_moneta_soldi_296

La grande recessione del 2008-2009 porterà a una perdita permanente del Pil a fine 2010 di 140 miliardi che e' prevista crescere a 160 miliardi nel 2013. Le stime sono contenute nel Rapporto 2011 della Corte dei Conti sul coordinamento della finanza pubblica.

La fine della recessione economica, sottolinea inoltre la Corte "non comporta il ritorno ad una gestione ordinaria del bilancio pubblico, richiedendosi piuttosto sforzi anche maggiori di quelli finora accettati". La Corte dei Conti spiega che gli andamenti del 2010, "per quanto positivi e finanche straordinari nella prospettiva storica di lungo periodo, conservano comunque una innegabile criticita'" con riferimento alle spese. La dinamica della spesa totale sul Pil resta quasi tre punti al di sopra del valore del 2007 e il ripristino dei valori programmatici "necessita di una costante azione di natura discrezionale". Secondo la Corte dei conti e' coerente con questa analisi la decisione di rafforzare la manovra correttiva del 2008 con il decreto legge del 2010 "portando la correzione complessiva a un valore di quasi 60 miliardi di euro".

Italia tra primi in Ue per evasione, ampi spazi di manovra
Il livello di evasione fiscale in Italia, il piu' alto in Europa dopo Grecia e Spagna, "indica le inaccettabili dimensioni della non compliance e dimostra che gli spazi da recuperare a tassazione sono ancora molto ampi". Lo dice la Corte dei Conti, nel Rapporto 2011 sulla finanza pubblica, condividendo la linea di porsi "elevati obiettivi di maggior gettito" da parte del Governo. La Corte ricorda che l'economia sommersa, secondo l'Istat, nel 2008 ha raggiunto il 17,5% del Pil (275 miliardi), "interrompendo la tendenza al ridimensionamento avviata sette anni prima". La Corte riconosce i progressi ottenuti e l'efficacia degli strumenti messi in campo, ma reputa opportuno predisporre "misure e azioni idonee a favorire il consolidamento di comportamenti di massa piu' corretti". Nella considerazione del percorso avviato dal Tesoro in vista di una riforma del sistema fiscale, la Corte guarda positivamente alla possibilita' di "verificare gli spazi di manovra per un incisivo processo di ridimensionamento di esenzioni e agevolazioni, finalizzato all'ampliamento delle basi imponibili".

Regioni ed Enti Locali hanno rispettato target spesa 2010
Regioni ed Enti Locali, nel 2010, hanno rispettato gli obiettivi di spesa; le Province, in particolare, per la prima volta hanno avuto un saldo finale positivo. Lo afferma la Corte dei Conti, in base ai primi dati del monitoraggio del Patto di stabilita' interno. "Un andamento - spiega la Corte - dovuto alla forte caduta della spesa in conto capitale, ma anche a una spesa corrente tenuta ben al di sotto della variazione del pil nominale". La spesa delle Regioni al netto della sanita' si e' ridotta dell'11% in termini di pagamenti; per quanto riguarda i Comuni, non rispetta l'obiettivo solo il 2,2%, "la percentuale in assoluto piu' bassa mai registrata nelle differenti versioni del Patto". Anche la spesa sanitaria e' risultata inferiore alle previsioni di 1,5 miliardi (a 113,5 miliardi). Il numero delle Regioni interessate a piani di rientro e' salito da 8 a 10, ma si sono ridotte di quasi un terzo le perdite prodotte dal sistema grazie alla contrazione dei costi: "Si tratta di segnali incoraggianti per un sistema di responsabilizzazione", dice la Corte.