di Emanuela Gialli
“Ma da lassù si vedono le gondole sul Canal Grande di Venezia?”. Una domanda semplice, che chissà quanti italiani si sono fatti, leggendo della Stazione Spaziale Internazionale. E la stessa domanda l’ha posta il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ai nostri due astronauti, Paolo Nespoli e Roberto Vittori che si sono collegati in diretta con il Quirinale, per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Anche questa volta, come già accaduto due giorni fa nel collegamento con il Papa, era palpabile la commozione, arricchita da una certa familiarità nella conversazione con il Capo dello Stato, che ha esordito salutando in russo il comandante della Iss Dmitry Kondratyev, nonostante avesse detto, in russo, di non conoscere la lingua. E’ stato poi il comandante dello Shuttle-Endeavour Mark Kelly a dare il benvenuto al Presidente. I due poi si sono allontanati ed hanno lasciato Nespoli e Vittori da soli a parlare con Napolitano. “Con Nespoli ci conosciamo bene”, ha detto il Presidente.
E Nespoli ha cominciato con passione a raccontare la sua esperienza, “unica”, ha detto. Poi un altro commento di Napolitano, che siamo in molti a condividere, sulla”facilità con la quale ormai i nostri astronauti (anche i prossimi in lizza Parmisano e Samantha Cristoforetti, ndr.) vanno e vengono dalla Terra allo Spazio. E poi, finora non si era mai verificato di avere due italiani, insieme, in missioni spaziali abitate, gestite dagli Stati Uniti e dalla Russia. E’ anche questo un evento storico, che è andato a cadere proprio nell’anno dei festeggiamenti per i 150 dell’Italia unita. Eccolo il Tricolore, che Napolitano a febbraio aveva affidato a Roberto Vittori, sapendo che l’avrebbe portato lassù. Nespoli e Vittori l’hanno spiegato e sventolato insieme, mentre da Cape Canaveral il traduttore descriveva la scena, con un pizzico di enfasi. Sembravano due ragazzi del Risorgimento, animati dall’amor di Patria. Un gesto familiare, condiviso con una platea internazionale.
A proposito delle gondole, Nespoli ha sorriso, con affetto. Ha detto che è molto difficile vedere così in dettaglio il Pianeta: “Ci vorrebbe un telescopio più potente. E comunque è bello il colpo d’occhio che si ha da qui, a circa 450 km di altezza. Il colore blu della Terra, i continenti, i mari. E’ molto bella, ma a mio parere –ha detto Nespoli- molto fragile”. E Napolitano è tornato sul tema della salvaguardia dell’ambiente: “E’ la prima preoccupazione. Occorrono gli sforzi di tutti, della comunità internazionale, per tutelare la natura e ogni singolo elemento della creazione”. “L’astronauta ha la fortuna e l’opportunità di abbracciare.
A questo punto si è parlato della ricerca. “Due mesi fa – ha ricordato Napolitano- sono stato a Ginevra, al Cern, dove c’è l’Acceleratore di particelle. Ho visto molti talenti, giovani, italiani e soprattutto donne”. “E’ vero, c’è molto interesse in questo tipo di ricerca e dobbiamo fare tutti gli sforzi per sostenerla”, è intervenuto Vittori. Poi Napolitano ha idealmente abbracciato il dolore di Nespoli, che ha perso la mamma Maria pochi giorni fa, e il commiato.
“E’ stato un incontro tra vecchi amici”, ha detto il presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Enrico Saggese, che si trovava nello studio del Presidente Napolitano, al Quirinale durante il collegamento. Così ce lo ha raccontato.
Quali passaggi vorrebbe sottolineare?
Quello dedicato alla ricerca. Ha ricordato i 300 ingegneri italiani sui 1300 dipendenti del Cern di Ginevra, per la maggior parte donne, “molto brillanti”, come ha detto il Presidente. Napolitano ha voluto esaltare la presenza degli italiani nelle sedi internazionali. L’altro aspetto, è quello dell’orgoglio per avere contribuito l’Italia a importanti ricerche. Come, nello spettrometro Alfa, agganciato alla Iss, che funziona regolarmente ed ha già intercettato 50 billioni di particelle. Dunque, orgoglio e ricerca. Poi è rimasto anche colpito dalla facilità di linguaggio dei nostri due astronauti, dalla loro modalità di espressione, molto vicina alla gente. I concetto del Presidente è quello di una Scienza che parli al popolo e che quindi si esprima in maniera piacevole e disinvolta.
Due astronauti italiani contemporaneamente nello Spazio non si era mai verificato nella nostra Storia. Ci sono stati due nostri astronauti sullo Shuttle, ma mai sulla Stazione internazionale. Tra l’altro, non ci sono mai stati due astronauti della stessa nazionalità, eccetto che russi e americani. Noi siamo il primo Paese.
La domanda sulle gondole di Venezia dà il senso di quanto il Presidente Napolitano interpreti il pensiero comune degli italiani.
E’ stata l’espressione del desiderio di condivisione. Tra l’altro quando Nespoli ha detto che passa molto tempo nella Cupola per fare fotografie e mandarle su Internet e Twitter, Cupola che ricordo è stata fatta dagli italiani, ed ha precisato che vede i vaporetti ma non le gondole, ecco tutto questo ha dato il senso della vicinanza del Presidente. Che ha chiesto a che altezza fossero, circa 400 km, e ha detto “come la distanza Roma-Bologna, ma in verticale”, è stato un momento simpatico e familiare.
Nespoli è rientrato nel frattempo sulla Terra. E' atterrato nel deserto del Kazakistan e poi sarà portato a Houston, dove al Kennedy Space Center inizierà la riabilitazione, per la parte muscolare, che dura di solito circa 6 settimane, e per la rimineralizzazione delle ossa, che invece avverrà in tempi più lunghi. "Un astronauta che resta così tanto tempo nello spazio perde di solito il 5-10% delle ossa", ha spiegato Saggese.
Prima di partire, la Soyuz ha compiuto un giro intorno alla Stazione Spaziale, per circa un'ora e mezza, fotografandola in tutte le direzioni. Un fatto unico. Gli americani non hanno mai voluto che si facesse questo, finché c'era uno Shuttle agganciato. Questa volta lo ha permesso. Tra l'altro, alla Iss in questo momento è attaccato all'esterno anche il veicolo automatico europeo, senza uomini a bordo, di cui l'Italia ha costruito la parte pressurizzata. E' stato praticamente immortalato il massimo del traffico che si può avere sulla Stazione spaziale internazionale. Aspettiamo dunque di vedere queste immagini inedite.