Commemorazione di Massimo D'Antona


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Napolitano: Il diritto del lavoro tuteli i deboli

'Crescita e coesione sociale insieme'. Il messaggio del capo dello Stato n

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del dodicesimo anniversario del vile e barbaro assassinio di Massimo D'Antona, in un messaggio ne ricorda "con immutata e viva commozione la sua testimonianza civile e culturale di rigoroso e autorevole giuslavorista impegnato nelle istituzioni e nella ricerca del dialogo tra le parti sociali".

"Con autentico e profondo spirito riformista - ha sottolineato il Presidente Napolitano - seppe guardare con attenzione alle trasformazioni che stavano allora maturando nel mondo del lavoro e ai processi di globalizzazione delle attività economiche, ponendo sempre al centro di ogni sua attività i valori costituzionali della promozione del lavoro e della 'dignità' del lavoratore in tale nuovo contesto".

"Massimo D'Antona - ha proseguito il Capo dello stato - ha pagato con la vita - per il folle, criminale accanimento del terrorismo brigatista contro personalità della cultura riformista - la sua coerenza nella ricerca di innovazioni responsabili e graduali e di un diverso equilibrio tra legislazione e contrattazione in grado di promuovere più serene e feconde relazioni industriali assieme a nuove forme di partecipazione alle scelte aziendali".

"Oggi più che mai - ha rilevato il Presidente Napolitano - occorre un diritto del lavoro 'inclusivo' ed equo, attento alla tutela dei diritti della parte più debole contrattualmente e alla riaffermazione rigorosa dei relativi doveri per salvaguardare insieme crescita economica e coesione sociale. E si conferma a tal fine l'esigenza, da lui intuita per tempo, di un arricchimento della progettualità delle organizzazioni sindacali, proprio al fine di rafforzarne la indispensabile capacità di rappresentanza unitaria del mondo del lavoro".

"In questo senso - ha concluso il Presidente - Massimo D'Antona parla a tutti noi ancora oggi con il suo prezioso lascito scientifico e morale, che nessun delirio estremista potrà mai cancellare. E con questi sentimenti desidero rinnovare ad Olga, ai figli e a tutti i familiari la mia personale vicinanza e la gratitudine e la solidarietà dell'intera Nazione".