Battaglia attorno a una chiesa cristiana


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Egitto, scontri copti-musulmani: 11 morti

Possibili cause matrimonio contestato o conversione all'islam e

Gruppi di salafiti e di copti si sono scontrati al Cairo ingaggiando una vera e propria battaglia attorno ad una chiesa cristiana che, secondo fonti mediche, ha lasciato sul terreno almeno dodici morti e 232 feriti, alcuni gravi. Gli incidenti sono avvenuti nel quartiere periferico di Embaba attorno alla chiesa di Saint Mina. Secondo un responsabile della parrocchia, padre Hermina, i morti sarebbero tutti copti ma la notizia non e' confermata. Non e' ancora ben chiaro che cosa abbia innescato i disordini. Il ministro dell'interno Mansour el Essawi ha parlato in Tv di un matrimonio contestato tra un musulmano e una cristiana. Diversi testimoni invece hanno riferito che centinaia di salafiti hanno circondato la chiesa dove a quanto sembra era stata rinchiusa una donna convertitasi all'Islam. E' stato chiesto insistentemente che la donna fosse fatta uscire ma le guardie proposte alla sorveglianza del luogo di culto si sono rifiutate. Ne e' seguito un alterco sempre piu' acceso che, secondo testimoni, e' degenerato in una sparatoria arrestata solo da polizia e militari con i gas lacrimogeni.

Il governatore della provincia di Giza ha detto che nei disordini vi sono stati un morto e 23 feriti. Il direttore del dipartimento provinciale per la sanita', Abdel Halim al_Behairi, ha invece fornito all'agenzia ufficiale Mena un bilancio di cinque morti e 57 feriti. Gli incidenti di ieri sera rappresentano una preoccupazione in più per le autorità egiziane che, dopo le proteste popolari che lo scorso febbraio hanno portato alla caduta del presidente Hosni Mubarak, stanno cercando di riportare il paese alla normalita'. I rapporti tra musulmani e cristiani in Egitto hanno conosciuto momenti di gravi tensioni. La minoranza copta, che rappresenta il 10 per cento degli 80 milioni di abitanti del paese nord-africano, lamenta di essere discriminata per motivi religiosi. Uno dei motivi di maggiore attrito tra le due comunita', inoltre, sono le proprio conversioni di cristiani all'Islam. Le proteste anti-Mubarak dello scorso febbraio sembravano avere appianato le divergenze quando musulmani e cristiani si erano ritrovati fianco a fianco sulla piazza Tahrir, al Cairo, per chiedere al rais di lasciare il potere. Le contestazioni anti-regime avevano persino fatto dimenticare la strage di capodanno ad Alessandria d'Egitto, dove un'autobomba era esplosa tra il 31 dicembre e il 1 gennaio davanti ad una chiesa alla fine della messa di mezzanotte, provocando 23 morti. L'attentato era stato attribuito ad estremisti islamici.