Morte di Bin Laden, il giorno dopo


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Usa, domande e dubbi in attesa prove

Comincia a farsi strada una vena di scetticismo osama_giornali_usa_296

A sole 24 ore dalla morte di Osama bin Laden per mano americana, negli Stati Uniti comincia a farsi strada una vena di scetticismo, si rincorrono le prime domande su come siano davvero andate le cose e soprattutto sulla questione dell'identita' del 'principe del terrore'.

Dopo l'infortunio della falsa foto apparsa ieri subito dopo la diffusione della notizia, in molti casi siti e giornali si chiedono come mai ancora non siano state fornite prove definitive e - nell'epoca consacrata all'immagine - osservabili da tutti. ''Dov'e' la foto?'' chiede semplicemente il titolo sulla prima di Drudge Report, domanda simile a quella, secca, di Abcnews: ''Dov'e' la prova?'', alla quale fa seguito il titolo sulle ''Domande scettiche a proposito della morte di Bin Laden e il cenno al fatto che ''L'amministrazione Obama sta decidendo se fornire prove aggiuntive o meno''.

La Cnn si chiede ''Come mai e' stato sepolto in mare'', mentre il Washington Post rileva che gli Usa restano ''cauti sul rilascio delle prove'' che effettivamente sia Bin Laden l'uomo ucciso a pochi km da Islamabad. Il New York Times si dedica con un lungo e informatissimo pezzo a descrivere tutto quel che c'e' stato ''Dietro la caccia'', ma non mostra dubbi sulla questione dell'identita'.

Mentre Huffington Post si chiede a tutta pagina ''E' ora di andarsene?'' dall'Afghanistan, L'Economist si pone due domande: ''E' giusto celebrare la morte di Osama'' e ''Cosa sapeva il Pakistan?''. E Skynews, dando voce ai ricorrenti dubbi di molti lancia: ''Gli Stati Uniti possono dare la prova finale della morte di Osama?'' aggiungendo che ''Le circostanze'' che hanno condotto a quell'esito sollevano ''la domanda urgente su come gli Stati Uniti siano sicuri che si tratti proprio di quell'uomo''.