L'allarme dei consumatori


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Calano stipendi e consumi, ma prezzi su

Così Adusbef e Federconsumatori sui dati Istat sulle retribuzioni spesa_consumi_296

E' un dato "gravissimo" e "significa un ulteriore calo del potere di acquisto delle famiglie, gia' ridotto all'osso dalle ripercussioni della crisi economica". Lo sottolineano Adusbef e Federconsumatori commentando i dati Istat sulle retribuzioni.

"Si tratta dell'ennesimo segnale di peggioramento di una situazione gia' estremamente drammatica - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef - come dimostra l'andamento dei consumi che, negli ultimi tre anni, secondo quanto rilevato dall' Osservatorio Nazionale Federconsumatori, sono crollati del -6,5%. Quel che e' peggio e' che, mentre i consumi continuano a diminuire in maniera preoccupante persino nel settore alimentare, e mentre i redditi calano fino a determinare importanti mutamenti nelle abitudini di vita delle famiglie, i prezzi aumentano, facendo registrare allarmanti livelli del tasso di inflazione. Oltre a testimoniare la presenza di intollerabili speculazioni, tali segnali indicano chiaramente che le famiglie si trovano in una situazione insostenibile, che non puo' e non deve essere sottovalutata oltre".

Per Trefiletti e Lannutti, "e' indispensabile e urgente, quindi, disporre al piu' presto interventi determinati per il rilancio del potere di acquisto delle famiglie, attraverso: una detassazione di almeno 1.200 euro annui per le famiglie a reddito fisso, le risorse funzionali a tal fine possono essere reperite anche attraverso operazioni solidaristiche, che spostino i redditi dai grandi patrimoni e dagli alti redditi verso quelli piu' bassi; un serio piano di verifiche e controlli per contrastare severamente ogni tipo di speculazione, ricorrendo se necessario a un vero e proprio blocco di prezzi e tariffe".