Il presidente della Camera Gianfranco Fini è giunto a Herat per una visita al contingente italiano in Afghanistan in concomitanza con la festa del 25 aprile.
Dopo l'arrivo nella base di Camp Arena, Fini, accompagnato dal deputato di Fli Gianfranco Paglia, si é recato a visitare il Prt (Provincial reconstrucion team), che da sei anni opera nel centro della città di Herat.
NESSUN NESSO TRA MISSIONI E LIBIA - Gianfranco Fini "non vede il nesso" tra la necessità di ridurre le missioni militari italiane all'estero e quella di fronteggiare l'emergenza immigrazione. "Credo - dice il presidente della Camera a Herat, in visita al contingente italiano - che la presenza delle nostre forze armate in missioni umanitarie di pace debba essere sempre concordata e stabilita nell'ambito delle organizzazioni internazionali. Francamente non vedo il nesso tra due questioni che devono essere tenute separate".
RITIRO ENTRO 2014? AUSPICIO MA NON SICURO - Il ritiro delle truppe dall'Afghanistan entro il 2014 "é un traguardo che è realistico, anche se temo che ci sarà uno slittamento ulteriore". Lo afferma il presidente della Camera Gianfranco Fini in visita al contingente italiano a Herat. "Il passaggio di consegne - spiega Fini - sarà possibile solo nel momento in cui le autorità afghane saranno pienamente pronte ad essere impegnate in modo esclusivo alla lotta al terrorismo e alla ricostruzione del Paese. Questo è l'auspicio di tutti", ha concluso. Secondo Fini, oggi in Afghanistan "ci sono tante condizioni positive se si pensa a quanto accadeva tempo fa; ma il percorso è costellato di tante difficoltà potenziali. Quello di consentire all'Afghanistan di liberarsi dall'integralismo e dal terrorismo è un ruolo di assoluta e primaria importanza. Quello che sta avvenendo non sarebbe potuto accadere senza il ruolo della comunità internazionale e senza ahimé il sacrificio di tanti militari e civili molti dei quali italiani. Per questo ho scelto il 25 aprile per salutare le nostre truppe e testimoniare loro la vicinanza delle Istituzioni".
LOTTA PER LIBERTA' NON CONOSCE CONFINI - "Oggi ricorre la festa della Liberazione. Credo che ognuno di voi sia idealmente la dimostrazione di come la lotta per la libertà non conosca confini geografici e come nel nome della libertà occorra continuare con il massimo impegno". Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini in visita al contingente italiano a Herat, in Afghanistan in occasione della Festa della Liberazione. "Poche parole - ha detto Fini ai reparti schierati - per ringraziare ognuno di voi e chi come voi è impegnato in missioni umanitarie di pace e ricordare doverosamente il sacrifico di coloro che non sono più tra noi, ma sono certamente presenti nei vostri cuori e nelle nostre azioni. Spero non suoni retorico affermare che proprio chi, con il tricolore nel cuore ed è orgoglioso della storia patria, è impegnato come voi per liberare il popolo afgano da schiavitù, miseria e degrado sia idealmente testimone di cosa voglia dire ricordare le gesta della Liberazione, tanti anni dopo".