Chris Hondros, il fotogiornalista americano rimasto ucciso a Misurata insieme al collega britannico Tim Hetherington, era stato candidato al Pulitzer per le foto della guerra in Liberia. E nel 2006 aveva ricevuto la Robert Capa Gold Medal, il massimo riconoscimento per i fotografi di guerra, per il lavoro in Iraq. L'anno dopo era stato dichiarato "Hero of Photography" dall'American Photo magazine, e nel 2008 era stato uno dei finalisti del National Magazine Award.
Nato a New York nel 1970 da genitori immigrati dalla Germania e dalla Grecia dopo la Seconda Guerra Mondiale, aveva studiato Letteratura alla North Carolina State e poi il Master alla School of Visual Communications in Ohio. Poi il ritorno a New York - dove diventa uno dei fotografi di Getty Images, l'agenzia fotografica internazionale - con l'idea di ripartire per reportage da tutte le zone di guerra dalla fine degli anni '90 in poi: Kosovo, Angola, Sierra Leone, Lebanon, Afghanistan, Kashmir, Cisgiordania, Iraq, e Liberia.
Le sue fotografie sono apparse sulle copertine dei principali settimanali, come Newsweek e The Economist, e quotidiani americani, compresi The New York Times, Washington Post e Los Angeles Times. Il suo lavoro non si fermava alla fotografia, Hondros teneva conferenze e scriveva saggi e articole per diverse riviste, come Virginia Quarterly Review, Editor and Publisher, The Digital Journalist.