La sfida più difficile per la scienza non è scoprire come viaggiare alla velocità della luce o volare senza l'aiuto di un motore o di ali, ma fermare un bufalo con le mani, o meglio una 'bufala'. A come evitare che si diffondano leggende parascientifiche e fermarle una volta in corsa è dedicato il festival 'Aperta.mente', che si svolge a Trento dall'11 al 14 aprile.
Durante la rassegna, organizzata dall'università di Trento e dal Cicap, verranno passate in rassegna tutte le leggende metropolitane più comuni, da quelle sulla fine del mondo a quelle sugli extraterrestri: una sessione sarà dedicata a una maratona di proiezioni fra allucinazioni, complotti e youtube: a tutti coloro che assisteranno al 'meglio delle farneticazioni parascientifiche pescate dalla rete'verrà' anche consegnato un caschetto - così si legge nel programma - atto ad impedire la scansione mentale da parte degli alieni.
"Di fronte ai periodici annunci della fine del mondo e alle relative previsioni di catastrofi, rischi e minacce per la terra - spiegano gli organizzatori del Festival - Il pericolo più grande siamo noi esseri umani, la nostra incuranza nei confronti del mondo in cui viviamo. Il rimedio passa, anche, attraverso la scienza. Noi crediamo che l'unico vero superpotere sia alla portata di tutti: si tratta d'esercitare la nostra naturale intelligenza e razionalità. Per questo nel Festival ci si occuperà di scienza, di comunicazione della scienza e di bufale scientifiche".