Non si placa la protesta a Deraa, la città al confine con la Giordania, dove da settimane la gente scende in piazza per protesta contro il regime siriano.
Pesante il bilancio degli scontri di oggi fra dimostranti e forze di sicurezza, che hanno sparato sulla folla uccidendo 17 persone e ferendone decine. La folla inferocita ha incendiato una sede del partito Baath e distrutto una statua di Basil Assad, fratello scomparso del presidente Bashar. Lo riferisce la Bbc.
Il governo accusa "infiltrati armati" che avrebbero aperto il fuoco su dimostranti e polizia.
La tv di Stato siriana ha mostrato alcune immagini che riprendono un gruppo di uomini armati mentre sparano contro i manifestanti nel centro di Deraa. Una telecamera ha ripreso quanto avveniva in una via secondaria della città, nel sud della Siria, che si affaccia sulla piazza principale di Deraa e che è nascosta da numerosi alberi.
In questa via almeno cinque uomini col volto coperto da una kefiya rossa erano appostati per sparare con i loro fucili contro i manifestanti e contro, secondo la ricostruzione fornita dalla tv di Damasco, gli agenti di polizia presenti in città. Le autorità siriane incolpano questi ''terroristi'' di essere responsabili delle vittime registrate oggi a Deraa nel corso della manifestazione contro il presidente Bashar al-Assad.