Apre la 45esima edizione


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Vinitaly, tra business e cultura del vino

Oltre 92mila mq di esposizione a Veronafiere vinitaly_296

Oltre 92.000 metri quadrati, oltre 4.000 espositori provenienti da Oceania, America, Europa e Africa. Sono i numeri della 45esima edizione di Vinitaly, la rassegna enologica leader che dal 7 all'11 aprile si terrà alla fiera di Verona e che l'anno scorso ha richiamato 153 mila visitatori, di cui circa un terzo provenienti dall'estero.

La vetrina sul mondo del vino, dove stand regionali e di aziende vitivinicole si contendono anche l'originalità degli allestimenti, ma dove soprattutto si degustano i vini e si può conoscere il meglio della produzione made in Italy e non solo, assume un particolare valore per il rilancio di un settore che sente la crisi sia a livello mondiale che nazionale.

Nel 2010, infatti, la produzione mondiale di vino ha raggiunto il livello più basso dal 2002, con 260 milioni di ettolitri, che equivale a -4% (10,7mhl) sulla produzione mondiale 2009 e -7% rispetto alla media degli ultimi 5 anni (stime Oiv). E in Italia prosegue il trend negativo dei consumi interni, passato dai 100 litri procapite degli anni Settanta ai circa 40 litri a testa di oggi, a dare fiato al settore, per fortuna, ci pensa l'export. Un vero e proprio boom nel 2010: +11,7% in valore sul 2009. Con un fatturato di 3,9 miliardi di euro per piu' di 20 milioni di ettolitri (+10,7%).

''Vinitaly si conferma un appuntamento irrinunciabile per il settore - afferma Ettore Riello, presidente Veronafiere - il riscontro viene non solo dai dati di manifestazione che, anche quest'anno, segnano il tutto esaurito, ma soprattutto dal 'sentiment' positivo che registriamo in questi giorni di vigilia. Infatti, c'è una grande attenzione da parte degli operatori nazionali ed esteri, che considerano Vinitaly come la rassegna che meglio coniuga business e cultura del vino".

A Verona la percentuale di presenze straniere sul totale dei visitatori "è di gran lunga più alta della media delle fiere internazionali, oltre il 30 contro il 10, e ogni anno i due terzi dei visitatori totali provengono da oltre 110 Paesi" continua Riello che annuncia, tra le novità, il debutto di 'Sparkling Italy', area dedicata ai vini prodotti con metodo classico e charmat, una delle eccellenze enologiche italiane".

Al centro della manifestazione alcuni temi portanti come l'indagine di Confcommercio-Vinitaly che fa il punto sul consumo interno di vino e su come rilanciare la domanda nel Belpaese. e ancora un'altra ricerca dal titolo "Vino e Gdo: Dalla vigna allo scaffale, l'impegno della filiera per superare la crisi" e un focus su "Mercati internazionali e peso della cooperazione nell'export del vino italiano" a cura di Fedagri e inoltre una ricerca dal titolo ''Il vino italiano nel mondo: confronti, riflessioni e tendenze" con una presentazione di dati Vinitaly-Acqua Market Research.

Nell'ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia la presentazione di ''Una'' la Bottiglia dell'Unità d'Italia, la bottiglia speciale concepita da Aldo Cibic e Riccardo Facci. Prodotta in 6.800 bottiglie da 40 vitigni autoctoni (20 a bacca bianca e 20 a bacca rossa) nella declinazione bianco e rosso, la bottiglia dell'Unità d'Italia nasce come summa dell'eccellenza del made in Italy. La bottiglia numero 1 è stata consegnata al presidente Napolitano il 27 marzo scorso a New York.