La personalizzazione di 'Generazione Tuning'

Il lato estetico in particolare viene seguito per chi vuole personalizzare o modificare la propria vettura dalla rivista 'Tuning Generation'

Il lato estetico in particolare viene seguito per chi vuole personalizzare o modificare la propria vettura dalla rivista “Tuning Generation”, il periodico diretto da Roberto Corona, con sede a Milano. TG, Generazione Tuning, si dedica in modo specifico all’eleganza dell’automobile. Infatti, lo stand di GT espone vetture di gran classe e super sportive, come la Phaeton, riveduta e corretta al punto da essere irriconoscibile, o la Camaro con particolarissimi cerchi in lega. E altre auto ancora che affascinano letteralmente per la bellezza del design. Da sempre appassionato di elaborazioni estetiche e meccaniche, il direttore di TG, Corona, spiega a Televideo che “il mercato e il mondo del tuning hanno subìto una notevole evoluzione negli ultimi 10/11 anni. Se le elaborazioni meccaniche sono state amate da sempre dai guidatori italiani più sportivi, quelle estetiche –precisa- approdano sulla nostra Penisola solo nel 2000. Poco dopo, grazie all’uscita sugli schermi cinematografici della serie Fast and Furious, il tuning vive il suo momento d’oro e cresce in modo esponenziale di mese in mese. Prendono il via numerosi centri di elaborazione e gli appassionati danno vita a numerosi raduni settimanali e incontri serali, che porteranno molte persone a avvicinarsi e a conoscere meglio il mondo del tuning.

“Nel 2007-2008 –dice Corona- il mondo del tuning, per via delle leggi obsolete che non permettono di omologare alcuna modifica, comincia a attraversare un periodo buio, durato fino ai primi mesi del 2010. Nel biennio, molte testate del settore chiudono i battenti, come anche molti centri di elaborazione. Il motivo?, si domanda Corona. Semplice. Non tutti erano appassionati e, passata la moda del momento, sono tornati a fare altro. Sono rimasti gli appassionati più veri, gli irriducibili del nostro mondo e le aziende migliori”. “Comunque, dal 2010, il tuning sta conoscendo una sua seconda era, che, anche a dei piccoli passi in ambito normativo, sono sicuro che porterà a un terzo stadio, dove il tuning sarà finalmente omologabile, come in alcuni stati europei e riconosciuto da tutti”. “Ma il mondo del tuning di domani –aggiunge Corona- si è iniziato già”. Il riferimento è chiaro alla scrematura avutasi nel periodo della crisi, che ha lasciato in vita “solo le aziende che hanno lavorato meglio e che non hanno pensato solo ai profitti a breve termine, ma anche, e soprattutto, alla qualità. Questo miglioramento ha portato già alcuni beneficio, ma la vera terza fase avrà inizio verso la fine del 2011, perché sono sempre più le aziende che tornano a credere nel tuning. La dimostrazione viene proprio da Rimini, che ha fatto affluire alla Fiera 83.000 persone”.

Numeri che parlano chiaro e non hanno necessità di commento per capire che il settore ha un futuro. Ma, naturalmente, occorre che “il governo italiano e il ministro dei Trasporti capiscano che c’è un mercato che desidera e vuole essere omologato e riconosciuto da anni”. (L.d.G.)