E' in corso, presso la sala settoria del dipartimento di Medicina legale dell'Università di Pavia, l'esame autoptico sul cadavere smembrato trovato nei giorni scorsi lungo una scarpata del fiume Lambro a Orio Litta, nel lodigiano. A occuparsene è un pool di diversi specialisti, tra i quali l'entomologa forense Simonetta Lambiase e il medico legale lodigiano Edmondo Pea. Sono presenti, inoltre, militari del Nucleo investigativo dei carabinieri di Lodi. Si prevede un lavoro lungo e accurato mentre nel lodigiano proseguono le indagini.
Spunta l'incubo del killer seriale che uccide e poi smembra i suoi cadaveri, nelle indagini sull'uomo ammazzato, trovato senza mani e testa e fatto a pezzi, notato venerdì mattina nella scarpata a lato della ex statale 234 a Orio Litta, nel lodigiano. La conferma arriva da fonti autorevoli della procura della Repubblica di Lodi dopo che un sopralluogo sul posto ha fatto venire in mente a un carabiniere la scena macabra della salma senza nome rinvenuta nel giugno del 2007 a Inverno e Monteleone - a pochi chilometri di distanza - in provincia di Pavia, ma si pensa anche alla donna uccisa e smembrata a Roma. Diverse soprattutto sono le analogie riscontrate con il caso di Inverno. Anche qui erano state asportate il capo, le mani e un avambraccio.